In quel tempo by Roberto Volpi

In quel tempo by Roberto Volpi

autore:Roberto Volpi [Volpi, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Social Science, Regional Studies, Statistics
ISBN: 9788828212065
Google: fHe2EAAAQBAJ
editore: Solferino
pubblicato: 2023-03-24T23:00:00+00:00


parabole comuni a tutti i 4 vangeli

5

parabole comuni a 3 vangeli

6

parabole comuni a 2 vangeli

8

parabole solo in Marco

1

parabole solo in Matteo

6

parabole solo in Luca

13

parabole solo in Giovanni

3

totale parabole dei vangeli

42

Impossibile non riconoscere come e quanto Gesù abbia scommesso sia sul racconto attraverso parabole sia sul rinnovamento di volta in volta delle parabole, sulla loro varietà e diversità, e anche su quel tocco o sentimento, appunto, di radicalismo, di radicalità del suo insegnamento, per tenere diremmo oggi il pubblico incatenato a sé, per far sì che non si annoiasse, che non dovesse pensare che riscaldava sempre più o meno la stessa minestra. Non che certo radicalismo, certa radicalità dell’insegnamento fosse posticcio, si badi, o un’aggiunta maldestra. Tutt’altro. In linea, semmai, col radicalismo del passaggio da questo mondo al Regno di Dio. Ma creare un senso di attesa e palpitazione nell’uditorio che conosceva bene la sua voce e le sue parole era essenziale, e tutto ciò che andava in questo senso era utilizzato da Gesù, faceva al caso suo.

Si deve oltretutto pensare che: a) l’inventario considera soltanto i quattro vangeli riconosciuti dalla Chiesa; e b) che i vangeli sono racconti molto sintetici, e scritti in un intervallo che va grossomodo dai 35 ai 55 anni dopo la morte di Gesù. In altre parole: è sicuro che ce ne furono anche altre, minori, andate disperse nella tradizione orale, a maggior ragione in quanto i vangeli tendono a sottolineare l’essenziale della predicazione di Gesù, senza affatto indulgere in particolari. E non è certo un caso che tra il vangelo più sintetico, quello di Marco, il primo, e il più esteso e descrittivo, quello di Luca, l’ultimo, tra le molte c’è una differenza più marcata delle altre: il numero delle parabole che sono specifiche di questi due vangeli, ricordate e narrate solo da questi vangeli e che non si riscontrano in alcuno degli altri: solo una, peraltro breve, in Marco; ben 13 in Luca, alcune, come quella dei due fratelli, decisamente estese secondo i criteri di scrittura di allora – una scrittura che non avveniva con carta e penna, è bene ricordare.

Chi ha cercato di più avendo più tempo per trovare ha trovato di più, viene da dire. Luca era il più portato a scrivere, a raccontare. E senz’altro gli piaceva, visto ch’è l’autore anche degli Atti degli Apostoli. Non così tanto a Marco. Marco si fa il dovere di testimoniare cose che gli derivano dall’essenzialità di Pietro; Luca quello di testimoniare nel segno della ricchezza narrativa ch’era già di Paolo, delle sue lettere e delle sue esperienze. Sono Pietro e Paolo, agli antipodi, gli ispiratori prossimi dei due vangeli, al di là della fonte primaria rappresentata evidentemente da Gesù e di quelle specifiche dei due evangelisti.



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