L' Esoterismo di Dante by René Guénon

L' Esoterismo di Dante by René Guénon

autore:René Guénon [Guénon, René]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2013-04-09T22:00:00+00:00


CAPITOLO VI.

I TRE MONDI

La distinzione dei tre mondi, che costituisce il piano generale della Divina Commedia, è comune a tutte le dottrine tradizionali; ma essa prende forme diverse, e nell’India stessa, ve ne sono due che non coincidono, ma che non sono neanche in contraddizione, e che corrispondono soltanto a punti di vista differenti. Secondo una di queste divisioni, i tre mondi sono gli Inferni, la Terra e i Cieli; secondo l’altra, dove gli Inferni non sono considerati, sono la Terra, l’Atmosfera (o regione intermediaria) e il Cielo.

Nella prima, bisogna ammettere che la regione intermediaria è considerata come un semplice prolungamento del mondo terrestre; ed è proprio così che il Purgatorio appare in Dante, per cui può essere identificato a questa regione stessa. D’altra parte, tenendo conto di questa assimilazione, la seconda divisione è rigidamente equivalente alla distinzione fatta dalla dottrina cattolica fra la Chiesa militante, la Chiesa sofferente e la Chiesa trionfante; nemmeno là può essere questione dell’Inferno. Infine, per i Cieli e gli Inferni, suddivisioni in numero variabile sono spesso considerate; ma, in tutti i casi, sì tratta sempre di una ripartizione gerarchica dei gradi dell’esistenza, che sono realmente in molteplicità indefinita, e che possono essere classificati differentemente secondo le corrispondenze analogiche che si prenderanno come base di una rappresentazione simbolica.

I Cieli sono gli stati superiori dell’essere; gli Inferni, come lo indica d’altronde il loro stesso nome, sono gli stati inferiori; e, quando diciamo superiori ed inferiori, ciò deve intendersi in rapporto allo stato umano o terrestre che è preso naturalmente come termine di paragone, poiché è quello che deve necessariamente servirci da punto di partenza. L’iniziazione vera, essendo una presa di possesso cosciente degli stati superiori, è facile comprendere che sia descritta simbolicamente come un’ascesa o un «viaggio celeste»; ma ci si potrebbe chiedere per quale ragione questa ascesa debba essere preceduta da una discesa agli Inferni. Vi sono parecchie ragioni, che non potremmo esporre completamente senza entrare in sviluppi troppo lunghi, che ci condurrebbero molto lontano dal soggetto speciale del presente studio; diremo soltanto questo: da una parte, questa discesa è come una ricapitolazione degli stati che precedono logicamente lo stato umano, che ne hanno determinato le condizioni particolari, e che debbono anche partecipare alla «trasformazione» che si compie; d’altra parte, essa permette la manifestazione, secondo certe modalità, delle possibilità di ordine inferiore che l’essere porta ancora in sé allo stato non-sviluppato, e che debbono essere esaurite da lui prima che gli sia possibile di pervenire alla realizzazione dei suoi stati superiori. Bisogna notare, d’altronde, che non può trattarsi per l’essere di ritornare effettivamente a degli stati per i quali sia già passato; non può esplorare questi stati che indirettamente, prendendo coscienza delle tracce che essi hanno lasciato nelle regioni più oscure dello stato umano stesso; ed è per tale ragione che gli Inferni sono rappresentati simbolicamente come situati all’interno della Terra. Invece, i Cieli sono realmente gli stati superiori, e non soltanto il loro riflesso nello stato umano, i cui prolungamenti più elevati costituiscono solo



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