La Fabbrica Dell'Orfano by James Morcan & Lance Morcan

autore:James Morcan & Lance Morcan
La lingua: ita
Format: epub
editore: Sterling Gate Books Ltd.
pubblicato: 2017-01-18T00:00:00+00:00

45

Helen si preparava per andare a scuola con i ricordi del violento incidente della notte precedente ancora freschi nella mente. Trovava ancora difficile credere a quello che era successo e si chiese se fosse stato solo un brutto sogno.

Passare vicino alla staccionata dove lei e Nove erano stati aggrediti le confermò che non era stato un sogno; era stato reale. Le assi che l’orfano aveva usato per un tale effetto devastante, erano rimaste dove le aveva lasciate, sul marciapiede. Macchie di sangue coprivano entrambi e distolse lo sguardo.

Fu allora che lo notò, stava camminando verso di lei sull’altro lato della via; si girò per tornare nella direzione da cui era venuta quando lui attraversò di corsa e la intercettò.

“Per favore.” La implorò. “Dammi solo cinque minuti. Ti spiegherò tutto.”

Helen si ritrasse. Se una volta lo aveva trovato carino e diverso, ora lo trovava intimidatorio. Una macchina da guerra. Cercò di continuare a camminare, ma lui le bloccò il suo passaggio. "Farò tardi a scuola", obiettò.

“I tuoi studi ora non sono importanti.” Deciso a mettere a posto le cose tra loro due, la prese per mano e la condusse a una panchina in un piccolo giardino accanto a un asilo nido. Le mamme stavano arrivando per lasciare i loro bambini.

Helen con riluttanza accettò di ascoltarlo; guardò nei suoi intensi occhi verdi e si chiese cosa realmente ci fosse dietro.

“Quello di cui sei stata testimone ieri sera,” disse, “posso spiegarlo.” Lo sguardo scettico sul viso della ragazza gli disse che doveva fare molto per convincerla. Proseguì: “Ammetto che ci sono molte cose che non ti ho detto di me...”

“Non mi hai detto quasi nulla!” Lo interruppe Helen. “Ma sembra che tu sappia tutto di me.”

“Hai ragione. E una delle cose che non ti ho mai detto è che fin da quando ho iniziato a camminare sono stato addestrato nelle arti marziali. Sono diventato cintura nera quando avevo dieci anni.”

Helen pensò un attimo poi scosse la testa. “No c’è più di questo, penso che tu mi abbia mentito tutto il tempo.” Si allontanò di alcuni centimetri da lui come a sottolineare il punto. “Ci sono anche delle altre cose che trovo strane, come mai indossi sempre giacche o magliette a maniche lunghe anche quando fa caldo. Come adesso, è qualcosa che a che fare con quella cosa che hai attorno al braccio?”

Aveva sperato che nella confusione della sera prima non avesse notato la fascia quando era stato costretto a togliersi la giacca.

Non così fortunato.

“Cosa è?” chiese.

“Nulla. Assolutamente nulla.”

“Bene, allora mostramela.”

La guardò negli occhi e si rese conto che non poteva mentirle ancora. Era troppo perspicace per essere imbrogliata e lui ancora non aveva le capacità di continuare a fingere di essere qualcuno che non era. Non aveva intenzione di ingannarla ancora. Fece un respiro profondo, sapeva di avere due opzioni: lasciare il suo amore e non vederla mai più, oppure dirle la verità.

Opzioni da schifo, entrambe

Decise lì per lì che non poteva più lasciarla andare.

La mia vita non varrebbe la pena viverla.

Il problema

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