La giustizia di salomone by Bianca Pitzorno

autore:Bianca Pitzorno
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788824700689
editore: Mondadori
pubblicato: 1991-10-15T00:00:00+00:00

V.

“Credi che sia il caso di fidarci?“ chiese Ariesis quando la ragazza si fu allontanata. ”E se domani mattina ci vediamo capitare alla capanna i servi di tuo padre? Sai che ha promesso delle forti ricompense. Pensa quante collane si potrebbe comprare quella figlia di pastori!“ ”Non credo che ci tradirà“ rispose Kis. “Ma per non rischiare, non entreremo nella capanna. Ci nasconderemo in qualche luogo vicino per poter vedere se arriva sola o in compagnia.”

Arrivò da sola, col suo gregge, due ore prima del mezzogiorno. Si indignò molto, quando scoprì dallo stratagemma che i due non si erano fidati completamente di lei… “Ed io che per voi rischio un sacco di frustate! Ho detto a mio padre che oggi portavo le bestie a un pascolo più ricco, ed ho anche rubato delle provviste per voi, dal nostro magazzino. Bella riconoscenza!” Aveva portato in un grande canestro venti pani, dieci grappoli di uva passa, venti schiacciate di fichi secchi, dieci filze di frutta stagionata, cinque misure di grano tostato, un piccolo otre di vino, dei favi di miele.

“Chissà quale dei nostri servi verrà accusato di questo furto?” rise. “Ma voi ne avete più bisogno di chiunque altro.” Sedette a mangiare con loro, chiacchierò allegramente, giocò con Ben, domandò notizie della fuga… Trovava perfettamente naturale che Kis avesse abbandonato la casa di suo padre.

“Speriamo che riusciate ad arrivare a Gerusalemme!” esclamò, in tono di invidia.

“Vieni anche tu. Fuggi con noi!” propose Kis, a cui il cibo e il riposo avevano restituito il buonumore.

“Adesso non esageriamo” disse Ariesis, che non se la sentiva di avere un terzo figlio da accudire. “Deborah non ha nessun bisogno di scappare. Probabilmente suo padre stesso la accompagnerà a Gerusalemme per la festa dei Tabernacoli, che non è lontana.” “E’ vero” convenne la ragazza. Poi si picchiò sulla fronte, colpita da un’idea improvvisa. “Forse posso aiutarvi,” strillava eccitata. “Forse posso aiutarvi!” “Ci hai già aiutato” osservò Ariesis, stipando le provviste nella bisaccia. “Aiutarvi ad arrivare a Gerusalemme velocemente e senza pericolo” insistette Deborah.

Kis su questo punto era un po’ scettico, ma non lo fu più quando la ragazzina ebbe spiegato il suo piano.

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