La Terra delle Storie - L'incantesimo del desiderio by Colfer Chris

autore:Colfer, Chris [Colfer, Chris]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858648414
editore: Rizzoli
pubblicato: 2013-06-11T22:00:00+00:00

CAPITOLO UNDICI

IL TERRITORIO TROLL E GOBLIN

Alex e Conner si erano persi.

«Non ci siamo persi. È solo che non so di preciso dove siamo» disse Alex a suo fratello.

«Detto in altre parole, significa che ci siamo persi» disse Conner.

«D’accordo, Conner, ci siamo persi!» esclamò Alex, e lo colpì in testa con la mappa.

Avevano lasciato il Regno di Cappuccetto Rosso tanto di fretta che si convinsero di aver preso la strada sbagliata.

Alex continuava a guardare la mappa cercando di capire in che punto avessero imboccato il sentiero sbagliato, e per questo continuava a scontrarsi contro gli alberi o a finire dentro i cespugli.

«Potremmo essere nel Regno delle Fate, o forse siamo tornati nel Regno Azzurro» disse lei. «Ma la porta est del Regno di Cappuccetto è vicina a così tanti confini che potremmo anche essere nel Regno Addormentato, per quanto ne so.»

«Come si fa a orientarsi in questo posto? È tutto alberi e stradine sterrate, e qua e là qualche castello!» disse arrabbiato Conner. «Non riusciremo mai a tornare a casa!»

«È solo un piccolo contrattempo, torneremo sulla strada giusta in men che non si dica» disse Alex cercando di rassicurarlo.

«E di preciso su che strada siamo adesso?» domandò Conner. «Detesto dovertelo ricordare, ma abbiamo recuperato solo tre degli otto oggetti che servono per l’Incantesimo del Desiderio, e ancora non abbiamo idea di che cosa siano due di loro. E ad essere sinceri non siamo neanche sicuri che l’incantesimo funzionerà quando avremo tutto il necessario.»

«Avanti, Conner, non essere così pessimista» disse Alex.

«Sono realista, non pessimista» ribatté Conner. «Abbiamo ancora così tanti posti in cui andare, e così tanta strada da fare. Dopo aver incontrato quella strana donna della giungla nel castello di Cappuccetto Rosso e averla vista portar via un pezzo del cestino mi viene da pensare che potremmo davvero non essere più gli unici sulle tracce degli oggetti. E se non ce la facciamo? Hai pensato a cosa facciamo se restiamo bloccati qui?»

Alex non ci aveva pensato, e non voleva nemmeno pensarci. Aveva paura che pensarci rendesse molto più probabile quell’eventualità.

Alex osservò la mappa con cautela, tracciando percorsi possibili col dito indice.

«D’accordo, credo di aver capito dove abbiamo sbagliato» disse infine.

«Abbiamo? Sei tu che tieni la mappa dal momento in cui l’abbiamo ricevuta» disse Conner.

«Ok, credo di aver capito dove ho sbagliato» si corresse Alex, con le guance rosse per il nervoso. «Il sentiero che avremmo dovuto prendere è proprio dall’altra parte di questa foresta qui a fianco. La attraverseremo, prenderemo la strada giusta e in men che non si dica saremo nel Regno delle Fate.»

«Ottimo» disse Conner.

Lasciarono il sentiero e si avventurarono nella foresta lì vicino. Dopo aver camminato per un po’ notarono che la foresta era immobile e molto tranquilla: troppo tranquilla, soprattutto per Conner. Aveva cominciato ad avere un brutto presentimento dal momento in cui ci avevano messo piede.

Gli alberi erano più alti della media, ma quando i gemelli alzavano lo sguardo non vedevano né uccelli né insetti, e niente che si muovesse di ramo in ramo. Tutta la foresta, a parte gli alberi, sembrava senza vita.

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