Le bugie nel carrello (Italian Edition) by Bressanini Dario

Le bugie nel carrello (Italian Edition) by Bressanini Dario

autore:Bressanini, Dario [Bressanini, Dario]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2013-05-15T16:00:00+00:00


Ingannevoli coloranti

Tentazioni alla cassa

Sono in coda alla cassa, dove solitamente si trovano batterie, rasoi, ricariche telefoniche e caramelle. Tantissime caramelle di ogni tipo, dai colori sgargianti e a portata delle manine dei bambini seduti nel carrello. Se non fossero così colorate sarebbero di sicuro meno attraenti. Ciò vale in realtà anche per molti altri prodotti incontrati durante il nostro giro nel supermercato.

Da chimico sono particolarmente attratto dai coloranti alimentari. A volte una caramella deve il suo colore soltanto al succo di frutta presente tra gli ingredienti, altre volte a sostanze naturali o di sintesi, indicate con la lettera «E» seguita da un numero, in particolare i codici compresi tra E100 ed E199. Queste sigle, che generano apprensione in molti consumatori, identificano dal 100 al 109 i coloranti gialli, dal 110 al 119 gli arancioni, dal 120 al 129 i rossi, dal 130 al 139 i blu e i viola, dal 140 al 149 i verdi, dal 150 al 159 i marroni e i neri, e dal 160 al 199 vari altri colori, con molti codici ancora liberi per future aggiunte. Alcuni non sono più in uso perché assegnati a coloranti utilizzati in passato e ora non più ammessi come l’E121, l’orceina, un rosso naturale estratto da alcuni licheni, o l’E125, un rosso di sintesi, entrambi vietati in Italia dal 1977. Nell’elenco sono compresi sia i coloranti di sintesi sia quelli presenti in natura, anche se i primi sono la maggioranza.

Oltre che nelle caramelle, si trovano nei posti più impensati: in alcune bevande, nei dolciumi, nelle gelatine e in molti altri prodotti. Vi sono però alimenti ai quali, almeno in Italia, è vietato aggiungere qualsiasi tipo di colorante: caffè, zucchero, olio, carne, pesce, latte, cioccolato, per esempio, e pure la mozzarella, che, come abbiamo visto, in alcuni paesi può essere legalmente sbiancata con l’ossido di titanio. Colorare la carne o il pesce potrebbe ingannare il consumatore mascherando, per esempio, lo stato di freschezza di quell’alimento. Aggiungere all’olio un po’ di verde potrebbe incoraggiare qualcuno a spacciare del comune olio di oliva come un più pregiato extravergine.



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