Le dieci parole by Lucio D'Abbraccio;

Le dieci parole by Lucio D'Abbraccio;

autore:Lucio D'Abbraccio; [Sconosciuto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: edigita
pubblicato: 2023-04-13T13:02:02+00:00


Dalla Sacra Scrittura

«Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo? […] Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!». [cf. 1Cor 6,19-20]

Dal Magistero

Ogni battezzato è chiamato a condurre una vita casta, ciascuno secondo lo stato di vita che gli è proprio. La castità significa l’integrazione della sessualità nella persona. [cf. CCC 2394-2395]

La castità è una virtù morale, un dono di Dio, una grazia, un frutto dello Spirito. Sono peccati gravemente contrari alla castità: l’adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, lo stupro, gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria. Commessi su minori, tali atti sono un attentato ancora più grave contro la loro integrità fisica e morale. Benché nel testo biblico si legga «non commettere adulterio» (cf. Es 20,14), la Tradizione della Chiesa segue complessivamente gli insegnamenti morali dell’Antico e del Nuovo Testamento, e considera il sesto Comandamento come inglobante tutti i peccati contro la castità. [cf. Compendio CCC 488, 492-493]

Commento

Nella Sacra Scrittura leggiamo: «Dio creò l’uomo a sua immagine […] maschio e femmina li creò» (cf. Gen 1,27).

«Dio è amore e vive in se stesso un mistero di comunione e di amore. Creandola a sua immagine […] Dio inscrive nell’umanità dell’uomo e della donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell’amore della comunione» (cf. san Giovanni Paolo II, esortazione apostolica Familiaris consortio, n. 11). Pertanto «l’amore è la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano» (cf. CCC 2392).

La sessualità è una struttura dell’uomo: essa appartiene all’ordine dell’essere e non dell’avere, investe la persona nella sua globalità, nelle sue dimensioni fisica, psichica e spirituale. È il segno e il luogo del rapporto interpersonale. Quindi il sesso è a servizio della realizzazione globale dell’essere umano, è a servizio dell’amore e della donazione di sé, della «comunione» con l’altro, secondo la personale vocazione, matrimoniale o celibataria. Ecco il valore umano e umanizzante della sessualità.

La distorsione della sessualità può verificarsi sia all’interno del matrimonio sia al di fuori. Ed è questo il motivo della formulazione del sesto comandamento: «Non commettere adulterio».

Per vivere in maniera umana e umanizzante la sessualità, «tutti i credenti in Cristo sono chiamati a condurre una vita casta secondo il loro particolare stato di vita» (cf. CCC 2348). La castità è scuola del dono della persona. La castità è dominio di sé. E soltanto chi si sa dominare si sa anche donare. L’incapacità di donarsi con amore fedele conduce all’adulterio. L’incapacità di donarsi con amore definitivo e inesauribile conduce alla separazione e al divorzio. L’incapacità di donarsi con amore aperto alla vita conduce alle pratiche contraccettive che violentano la natura. L’incapacità di donarsi in maniera «vera» conduce ad offendere la dignità del matrimonio. Infatti, nel Compendio del CCC, al n. 502, si legge che le offese alla dignità matrimoniale sono: «l’adulterio, il divorzio, la poligamia, l’incesto, la libera unione (convivenza, concubinato), l’atto sessuale prima o al di fuori del matrimonio».

Quando la sessualità, da funzione dell’amore diventa funzione dell’egoismo, si sovverte la dignità e la vocazione dell’uomo. La radice del male sta nel considerare la persona come una «cosa», un oggetto, uno strumento di piacere.



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