L'io e il mondo by Marco Santagata

L'io e il mondo by Marco Santagata

autore:Marco, Santagata [Santagata, Marco ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Critica letteraria, Collezione di testi e di studi
ISBN: 9788815307729
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2011-08-15T00:00:00+00:00


Il visionario

Sa la storia della poesia lirica dantesca si snoda lungo un percorso complessivamente organico e progressivo, non altrettanto si può dire dell’evoluzione psicologica del personaggio Dante. Nella sostanza, ciò dipende dal fatto che è la prima a dettare i ritmi e le svolte della seconda, nel senso che sono i mutamenti di poetica a determinare i diversi atteggiamenti sentimentali del soggetto innamorato, e non viceversa. Ne deriva che, benché l’autore si preoccupi di mantenere ferme alcune costanti di fondo (per esempio, il permanere del controllo razionale sulla passione), le prese di posizioni e gli stati d’animo di questo innamorato non si fondono in un ritratto coerente. L’unica sua vera evoluzione sentimentale non è collegata a Beatrice, ma alla Donna Pietosa, e non sarà per caso, allora, che essa sia analizzata in una sezione del libro che non solleva particolari problemi di poetica.

È dunque in un ritratto già di per sé poco fuso, per non dire disorganico, che prende posto la caratterizzazione più eccezionale di questo personaggio, quella che lo differenzia in modo radicale da ogni altro personaggio della lirica o della letteratura amorosa profana, vale a dire la sua capacità visionaria. Come per Beatrice, anche per il suo personaggio Dante autore sembra voler giocare su due piani, e i piani sono esattamente gli stessi. Quello laico e tradizionale nel quale si collocano le visioni, i sogni e le fantasie amorose, e quello misticheggiante adombrato da due visioni che vorrebbero essere interpretate in senso proprio, come esperienze metafisiche. Ma i due livelli si sovrappongono senza interferire l’uno con l’altro. Ciò dipende dal fatto che la capacità visionaria è, sì, attribuita al personaggio, ma in quanto è propria dell’autore: sarà nelle vesti di autore che Dante, guardando al futuro, trarrà le conseguenze di ciò che le visioni gli hanno rivelato. Insomma, il coté mistico del personaggio appartiene a una strategia d’autore che, più che della logica interna del libro, si preoccupa dei suoi possibili sviluppi futuri.

Ho sottolineato più volte come la reticenza sia il mezzo attraverso il quale Dante comunica l’esperienza eccezionale occorsagli in occasione della morte di Beatrice (cfr. cap. I, pp. 29 ss.) e come risponda ad analoghi obiettivi la laconicità con la quale comunica la «mirabile visione» finale (cfr. in questo cap. le pp. 130 ss.). Il non dire diventa di per sé significativo; Dante, nascondendosi, in realtà comunica. Ho anche sottolineato come questa impostazione, nello stesso momento in cui si presenta come lo strumento più potente per avvalorare la veridicità autobiografica di quelle esperienze, lasci trapelare la loro natura fittizia, letteraria. La modestia paolina di chi confessa a stento di avere avuto il privilegio della visione mistica e la superiore capacità creativa di suscitare illusioni di realtà, unendosi in quei due punti cruciali del libro, rappresentano la prima grande prova di costruzione di quel personaggio ibrido, reale e immaginario, storico e letterario, sul quale Dante erigerà i suoi monumenti letterari. Le visioni taciute, dunque, mentre preparano il terreno per quell’opera più degna in cui la Vita Nova



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.