Lo splendore e la scimmia by Anton Giulio Onofri

Lo splendore e la scimmia by Anton Giulio Onofri

autore:Anton Giulio Onofri [Onofri, Anton Giulio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Gay, Roma, Milano, Romanzo, musica, Tiziano Scarpa, Anni 90, omosessualità, maschio, amicizia
editore: Lantana Editore
pubblicato: 2013-10-20T22:00:00+00:00


Roberto, Antonello

– Che ascolti?

– Nuit paisible et sereine dal Béatrice et Bénédict. Proprio come noi adesso: mezzanotte, mare e luna, e Messina a due passi. “Vous soupirez, madame?”

– Avevo voglia di una chiacchierata.

– Benissimo. ...Per una settimana non sarò in grado di mettere in bocca neanche più una gomma da masticare.

– Bastava contenersi, e mangiare solo pesce, o solo carne, a scelta.

– Se qualcuno mi avesse avvisato che c’era da scegliere. Dopo la grigliata mista, il brasato e il vitello tonnato, chi si aspettava il branzino al sale, la frittura di calamari, e lo spada marinato?

– Era il minimo, dopo sei assaggini di pasta.

– Piuttosto dovremmo ordinare almeno mezza dozzina di casse di Colomba Platino. Davvero formidabile, per un Salaparuta.

– Io, quello che ordinerei subito, pronto qui in camera, è il cameriere che serviva al tavolo degli sposi. Perfino Natale, che ha capito tutto dall’antipasto, mi strizzava l’occhio ogni volta che andava a versargli da bere. Sono riuscito a sapere che è di Milazzo e si chiama Giuseppe. Diciannove anni. Fa il centravanti nella squadra locale. Dio, cosa non deve avere nelle mutande!

– Già che c’eri, potevi anche chiederglielo.

– Gliel’ho chiesto, infatti. Ma ha detto che quelle cose ancora non lo interessano. E che aspetti, gli faccio, che ti casca? “Non casca, non casca” fa lui, “specie quando s’alza”.

– Congratulazioni.

– E di che? Mi pare un rifiuto netto.

– Per carità, sì. Ma è che sei sempre così audace, così deciso. Te la invidio, questa sfacciataggine, lo sai.

– Quando non si ha niente da perdere. Ma non buttarti giù. Non è che tu sia diverso perché ti manca la faccia. Anzi, per certi versi sei molto più bravo di me a inventare, creare dal nulla situazioni che poi sei anche capace di far durare un bel po’. Ammettilo, a te del calciatorello di Milazzo poco te ne importa. Lo noti, lo ammiri, magari ti mozza il fiato per un secondo, ma tutto finisce lì, perché sai già che non è né potrà mai essere l’anima gemella. Tu, quella cerchi. Dimmi di no. Qualcuno cui votarti completamente, pretendendo ovviamente altrettanto. Ti ci vorrebbe un vero frocio, ma a te quelli, per tua disgrazia, non piacciono. Adesso, anche se qualcosa traballa, hai Luigi, che proprio frocio non è, ma insomma siamo lì. Ti lamenti perché ti spari un mucchio di seghe, ma in fondo è così che ti sta bene, perché sai che ti basta rivedere Luigi, e sei a posto per un altro po’. Solo questo ti interessa veramente, solo per questo, come hai detto già una volta, smuovi le montagne e cambi il corso delle stelle. E se non sarà più Luigi, sarà qualcun altro ancora, ma sempre uno e uno soltanto, uno alla volta, almeno, il tuo campione, il tuo idolo di bellezza e di amore. Tanti saluti.

– Ecco che sfotti.

– Ma chi sfotte. Il tuo è un obiettivo alto e nobile, da rispettarsi come si rispettano i buoni propositi di chiunque. Io sono il vero malato, quello con la febbre, quello con l’idea fissa.



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