Prima Di Dire Addio by Giulia Beyman

Prima Di Dire Addio by Giulia Beyman

autore:Giulia Beyman [Beyman, Giulia]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: Thrillers, Suspense, Fiction
ISBN: 9781460916049
Google: AieWuAAACAAJ
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2011-04-04T22:00:00+00:00


Capitolo 31

Il vento che si alzò nel tardo pomeriggio trascinò con sé ampie nuvole che cancellarono la giornata di sole e riportarono l’autunno. Seduta sulla poltroncina di vimini, nel patio davanti al cottage, Nora si strinse nella sua giacca doppiopetto blu e osservò la superficie increspata del lago.

Tutto annunciava tempesta, dentro e fuori di lei.

Dopo aver parlato con Greta Arlington era così sconvolta che per una parte del pomeriggio aveva vagato in macchina come stordita, senza una meta. L’idea che qualcuno avesse ucciso Joe di proposito era un nuovo lutto. Una lacerazione.

Tirò indietro la testa, inspirò profondamente e a occhi chiusi riconobbe l'odore della vegetazione avvolta dall'umidità dell'autunno e il profumo salmastro dell'oceano. Spinse le mani in tasca e le chiuse a pugno. Joe aveva provato a chiamarla, quella mattina, prima di entrare in banca. La segreteria aveva registrato il suo messaggio alle nove. Aveva solo pronunciato il suo nome, forse sperando che potesse sentirlo e fare in tempo a rispondere. Ma lei era sotto la doccia, e Joe aveva riattaccato.

Negli ultimi mesi aveva pensato centinaia di volte a quelle ultime parole che non si erano detti e a come sarebbero andate le cose se avesse fatto in tempo a rispondere alla sua chiamata. Quei minuti persi al telefono avrebbero potuto salvarlo?

Quella domanda l'aveva torturata per settimane, ma ora sapeva che niente avrebbe potuto sottrarre Joe dal suo destino, perché quei due rapinatori erano lì per lui.

Bang!… un istante e la sua vita, e quella di Joe, erano cambiate per sempre.

Il rumore del cancello che si apriva e richiudeva la fece voltare. Veloce, Nora si asciugò gli occhi umidi. Rudra doveva aver aperto con il citofono da dentro.

Steve risalì il vialetto e dopo averla raggiunta si sedette sulla poltroncina di vimini accanto alla sua.

«Come stai?»

«Sei venuto fin qui da Boston…» Nora aprì i pugni nelle tasche. Non sapeva come rispondere alla domanda di Steve e disse solo: «Grazie per averlo fatto.»

Faticava a mettere una parola dopo l'altra. Aveva la sensazione che il tempo fosse sparito, che il mondo non ci fosse più, che niente ci sarebbe più stato.

Steve le prese la mano tra le sue.

«Quando mi hai raccontato quello che ti ha detto la signora Arlington. Immagino quanto tu possa sentirti sconvolta.»

«I rapinatori sapevano chi era Joe. E sapevano che lo chiamavo Riggs. Era solo un gioco tra noi due. Ma loro lo sapevano.»

«Mi dispiace tanto, Nora.» All'improvviso Steve parve imbarazzato dal loro contatto e le lasciò la mano. «Potrebbero aver tenuto sotto controllo uno dei vostri cellulari. Forse il tuo, visto il lavoro che faceva Joe. Possono averti seguita. Oppure essersi finti clienti dell'agenzia e avere approfittato di un tuo momento di distrazione…»

Nora all'improvviso rammentò.

«All'inizio dell'estate… credevo di avere perso il cellulare e l'ho cercato tanto. L'ho ritrovato solo dopo un paio di giorni. Stranamente in un posto in cui mi sembrava di averlo già cercato.»

«Con poche centinaia di dollari si possono comprare dei software spia anche su internet. Basta avere a disposizione il cellulare di chi si vuole controllare per pochissimo tempo.



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