Prodigy (Italian Edition) by Marie Lu

Prodigy (Italian Edition) by Marie Lu

autore:Marie Lu [Lu, Marie]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858511008
editore: EDIZIONI PIEMME


JUNE

MANCANO MENO DI DUE GIORNI al vero attentato all’Elector. Ho solo trenta ore per fermarlo.

Il sole è appena tramontato quando Anden, insieme a sei senatori e almeno quattro pattuglie (quarantotto soldati), sale a bordo di un treno diretto alla città di Pierra, sulla linea del fronte. Viaggio anch’io con loro. È la prima volta che lo faccio da passeggera invece che da prigioniera, perciò stanotte indosso una calda calzamaglia invernale e dei soffici scarponcini di pelle (niente tacchi o punte di ferro, così non posso usarli come arma) e una mantellina di stoffa pesante con cappuccio, viola con le finiture argentate. Niente più manette. Anden si è addirittura assicurato che avessi dei guanti (pelle morbida, neri e rossi) e per la prima volta da quando ho messo piede a Denver, non ho le dita congelate. Porto i capelli come al solito, puliti e asciutti, legati in una coda alta. Eppure, mi fanno male i muscoli e ho la fronte calda. Tutti i lampioni lungo il binario sono spenti e, a parte il seguito dell’Elector, non si vede nessun altro. Saliamo sul treno in completo silenzio. L’improvvisa deviazione di Anden da Lamar a Pierra è qualcosa di cui i senatori forse non sono neanche al corrente.

Le guardie mi portano alla mia carrozza privata, un vagone talmente lussuoso che capisco subito che sono qui solo perché Anden deve aver insistito. È due volte più lungo di un qualsiasi vagone (almeno ottanta metri quadrati, con sei tende di velluto e l’onnipresente ritratto dell’Elector). Al centro c’è un tavolo e una delle guardie sposta una sedia per farmi accomodare. Sento tutto in modo stranamente distaccato, come se nulla di tutto ciò fosse reale, come se fossi esattamente dove avrei sempre dovuto essere: una ragazza ricca che prende il posto che le spetta di diritto tra i privilegiati della Repubblica.

«Se le serve qualcosa, ce lo faccia sapere» dice uno di loro. Sembra educato, ma la mascella contratta lascia intendere quanto lo renda nervoso dovermi restare vicino.

Adesso non si sentono altri suoni a eccezione del lieve sferragliamento del treno sui binari. Cerco di non guardare direttamente i soldati, ma con la coda dell’occhio li osservo. A bordo ci saranno Patrioti travestiti da guardie? Se ci sono, sospettano niente della mia mutata fedeltà?

Aspettiamo tutti insieme in un silenzio assordante. La neve ha ripreso a cadere, raccogliendosi negli angoli esterni del finestrino dove il vetro è decorato da riccioli di brina bianca. Mi ricorda il funerale di Metias, il mio vestito bianco e l’abito elegante di Thomas, i lillà e i tappeti bianchi.

Il treno acquista velocità. Mi piego verso il finestrino fin quasi a toccare il vetro freddo con la guancia e resto a guardare in silenzio mentre ci avviciniamo alla Corazza, che appare minacciosa in lontananza e circonda tutta Denver. Anche al buio si vedono i tunnel scavati a intervalli regolari, alcuni dei quali completamente sigillati da chiuse di metallo. Altri restano aperti per permettere ai convogli notturni di circolare. Il treno su cui viaggiamo sfreccia dentro



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