Senza by Lanfranco Caminiti

Senza by Lanfranco Caminiti

autore:Lanfranco Caminiti [Caminiti, Lanfranco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Minimum Fax
pubblicato: 2021-06-02T22:00:00+00:00


/

Piangere piano

Mi mancano le chiacchiere con te – quelle colte, certo: un libro che avevi letto e di cui ti premeva considerassimo assieme un passaggio, una trama, un personaggio. Quelle più fantasiose, sugli sviluppi della sceneggiatura di un seriale che seguivamo assieme con passione – ci divertiva indovinare, ah avremmo potuto scriverla noi, ah noi l’avremmo scritta meglio. E mi manca qualche pettegolezzo – e la complicità, che gli attiene. Eravamo una coppia da palcoscenico domestico, da avanspettacolo privato, avevamo le nostre gag provate e riprovate senza andare mai in scena con il pubblico. A noi facevano sorridere. Forse riesco ancora a sentire dentro di me una tua opinione, a costruirla su qualcosa di inedito, di apparso adesso, a partire da altri pensieri, frasi – un po’ come si fa adesso virtualmente. I grandi scenari, la Cina, l’America, i governi, i movimenti sociali. Ma il pettegolezzo no. Quello era all’impronta, mutevole, pronto al riso. Il nostro sorriso scomparve quando il blocco intestinale si rivelò per quel che era, una massa tumorale che strozzava il tuo colon. Bisognava operare, e in fretta. I medici provavano a rassicurarci – c’erano facce amiche, tra loro: siamo in grado di intervenire, siamo in grado di operare, siamo in grado di curare. Poi si vedrà. Ma io lessi il terrore nei tuoi occhi – e sentivo il terrore dentro di me. Entravamo in una selva oscura – ma era a te che avevano annunciato la terribile notizia. Eri tu la destinataria del letale messaggio. Da quel momento potevo solo starti a fianco, accompagnarti in quella terra scognita e ostile, provare a impedire che il terrore si impadronisse del tutto di noi – ci togliesse lucidità. Ci serviva lucidità – non tutto era perduto, la tua vita non era ancora ghermita del tutto dalla morte. Ma il sorriso scomparve dai nostri volti, dalle nostre chiacchiere – e non sarebbe mai più ritornato. La nostra vita, la tua vita entrava in una dimensione ossessiva, in cui non c’era un attimo di tregua: nessun pensiero poteva staccarsi da quella condanna, tutto vi ruotava intorno senza sosta. Il cielo è precipitato sulla terra, senza scampo. Sapevo qual era il mio ruolo – scoprii più tardi che alcuni uomini fuggono, scompaiono quando scoprono che le loro donne sono irrimediabilmente malate. Io sapevo qual era il mio posto – ma il mondo era improvvisamente diventato una prigione. E io ne ero un carceriere. Il tuo carceriere, quello che ti portava i pasti. Io sarei sopravvissuto. Questo era l’ordine delle cose. Io lo sapevo. Tu lo sapevi.

I medici seguono i protocolli, lo stesso protocollo. Da New York a Berlino fino alla città di provincia più marginale – si segue tutti lo stesso protocollo chemioterapico contro il cancro. Cambiano, si susseguono gli ingredienti della miscela, i dosaggi e le combinazioni – ma il «metodo» è quello. Un tentativo di razionalizzare, di mettere ordine. Cos’altro può fare un medico? I valori dei globuli bianchi e delle tue piastrine salgono e scendono – il protocollo sa aspettare.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.