Il rumore delle cose nuove by Paolo Genovese

Il rumore delle cose nuove by Paolo Genovese

autore:Paolo Genovese
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
Tags: Literary, Fiction
ISBN: 9788858444108
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-11-27T23:00:00+00:00


47.

Viola si è preparata con calma quella mattina, Ralph è uscito ad accompagnare Mirko a scuola; lo fa da diversi giorni, ormai: la storia dei bulli sembra aver risvegliato in lui un istinto di protezione tenuto a lungo in disparte.

Quando Ralph rientra, Viola è ancora in bagno. Indossa una camicetta in seta sotto un giacchetto di cotone; gonna morbida, calze nere. Ai piedi Dr. Martens nere. Si trucca come se avesse tutto il tempo del mondo. Ralph poggia le chiavi, registra il classico rumore che fanno sui mobili dell’ingresso, avanza, si ferma sulla soglia del bagno. Osserva la moglie, la squadra a fondo un istante prima di parlare.

– Mirko è stato invitato a una festa.

– Ah sí? Di chi?

Ralph fa una pausa, si gratta una tempia, un diversivo che gli fa guadagnare qualche secondo e trovare l’intonazione giusta.

– Marco e Lorenzo.

– Marco e Lorenzo, – ripete lei mentre armeggia con la matita. – Non me li ricordo. Chi sono?

– I gemelli…

Viola si gira verso il marito. – Quei gemelli?

– Sí, ma ormai la cosa è risolta.

– Be’, non direi, visto che non abbiamo mai parlato con i genitori.

– Ma ho parlato con la loro tata.

– Non mi sembra il caso che vada.

– Che problema c’è?

– Il problema è che non mando mio figlio nella tana del lupo.

– Addirittura. Stiamo parlando di due ragazzini.

– Che hanno picchiato Mirko, lo hanno minacciato e chissà cos’altro.

– Se eviti il problema non lo risolvi mai. Bisogna sgonfiarlo.

– Non si sgonfia da solo.

– Che vuoi dire?

– Lo sai, cosa voglio dire.

Sbuffa, ripassa la matita dove è già truccata, un gesto che denota nervosismo e impazienza.

Ralph sa che se lascia perdere non riuscirà a imporsi e Viola avrà campo libero. È sempre stato cosí tra loro.

– Potrebbe essere l’occasione per fare amicizia in un ambiente controllato.

– Controllato da chi, scusa? – Viola osserva il risultato allo specchio, sembra soddisfatta. Ora però è lei a cercare le parole giuste. – Io ho un provino, non posso accompagnarlo.

Ralph annuisce assorto, come se stesse cercando una soluzione che in realtà ha sempre avuto a disposizione. – Ci vado io. Sto lí con lui. Un paio d’ore e torniamo. Una normale festa di compleanno.

– Avresti dovuto parlare con i genitori, cosí si normalizza la cosa. In questo modo, invece, non è normale per nulla.

– Ma che problema hai? Ti ho detto che ci avrebbe parlato, con i genitori.

– Sempre la tata.

– Sempre la tata, – ripete Ralph, e deglutisce in maniera impercettibile.

Lui non è abituato ai sensi di colpa, e non sa perché parlando di Alba gli viene quasi da mentire, come se avesse fatto piú di quanto fosse permesso.

– Non so cosa dirti.

– Dimmi che ti fidi. Non sono uno sconosciuto, sono suo padre.

– Ma che discorso è?

– Perché ti scaldi cosí?

Viola cambia discorso e guarda l’orologio.

– Devo andare.

– Quindi?

– Va bene, – fa lei non troppo convinta.

Passa vicino a Ralph, cerca di non dare l’impressione di voler fuggire da lí, anche se è la sensazione che la pervade in quel momento.



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