La cucina degli incontri della signora Megumi by Eiko Yamaguchi

autore:Eiko Yamaguchi [Eiko, Yamaguchi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2024-01-22T12:00:00+00:00

Quarta portata

Fammi tuo con le ostriche al curry

La cucina di Megumi, ogni anno, rimane chiusa la prima settimana di gennaio. Quella volta, siccome il seijin no hi – la Festa della maggiore età – cadeva lunedì 8, il locale riaprì il 9.

«Il mio proposito per quest’anno: sposarmi!»

A parlare energicamente, con in mano il boccale di birra alla spina ordinato non appena era arrivata, fu Yoshimoto Chinami.

«Molto bene. Metticela tutta.»

Salon Yuri alzò il bicchiere di sakè caldo, mettendosi in posa per un brindisi.

«Del resto, l’anno scorso tre clienti di questo locale si sono sposate. Non posso perdere altro tempo.»

«È un ottimo intento. Se vuoi farlo, meglio darsi una mossa, perché quando si arriva alla mia età è facile non avere più l’energia necessaria.» Yuri posò il bicchiere e allungò le bacchette verso il piatto di spinaci con il sesamo – tostato e passato al mortaio per estrarne gentilmente gli oli – conditi con zucchero, miso e salsa di soia. Il gusto intenso del sesamo preparato a casa è completamente diverso da quello dei prodotti in commercio.

«Concordo. Stavo proprio pensando che per il matrimonio sono necessarie energia e forza» disse Megumi.

Yuri confermò, annuendo. «Giusto, giusto. La forza di andare a tutto gas, senza rimuginare.»

«Se pensi ai possibili rischi, non ti sposerai mai. E ragionando a mente fredda i rischi si moltiplicano» disse Megumi, tagliando il cavolo bianco sottaceto. I fermentati erano tra i pochissimi piatti fissi nel menu della Cucina di Megumi. Oltre al nukazuke, ottenuto fermentando varie verdure di stagione nella crusca di riso, da dicembre a marzo veniva servito il cavolo bianco sottaceto, e a giugno e luglio l’uri ripieno di foglie di shiso e peperoncino. Oggigiorno, la maggior parte delle famiglie non prepara più i fermentati a casa, quindi, pur essendo piatti semplici, sono alquanto popolari. Accompagnati da una ciotola di riso con salsa di soia e da una zuppa di miso, costituiscono un pasto sostanzioso e rifocillante.

«Le persone della generazione prima della mia dicevano che le donne sono come i dolci di Natale: dopo il venticinque, non le compra più nessuno.»

«Terribile!»

Chinami fece una smorfia.

«Comunque è vero che certe cose si decidono in fretta. Honoka, Sakiko e anche quella ragazza che è stata a Bali si sono tutte sposate tre mesi dopo aver incontrato il loro partner, no?»

Yuri scosse il capo, meravigliata.

«È proprio così. Ecco perché anche per te, Chinami, ci vorrà poco.»

«Davvero? Come fai a saperlo?»

Chinami si sporse sul bancone, verso Megumi.

«Lo so perché hai uno sguardo diverso dal solito. L’ha detto anche Kayako, no? Se una persona vuole “sposarsi a tutti i costi”, incomincia a esprimere chiaramente ciò che è disposta ad accettare e ciò che non è disposta ad accettare, e la meta si fa più concreta. Per te, la vera ricerca di un marito, Chinami, è appena iniziata.»

«D’accordo, ce la metterò tutta.»

Chinami alzò il boccale, Yuri sollevò il bicchiere di sakè e brindarono.

«E ora, per festeggiare la tua ricerca di un marito, un piatto di kanimen, grazie.»

«Grazie ancora per il vostro sostegno.»

Una porzione di kanimen costava millecinquecento yen.

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