L'ipocrisia dell'Occidente by Franco Cardini

L'ipocrisia dell'Occidente by Franco Cardini

autore:Franco Cardini
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Non fiction
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2014-12-31T23:00:00+00:00


Forse un terrorista, forse un rivoluzionario...

Parigi, 31 agosto

Siamo dunque davvero dinanzi a una svolta? Certo, quanto sta accadendo nel Vicino e nel Medio Oriente mette davvero a dura prova la nostra capacità di giudizio. Come viatico, vi raccomando caldamente e sinceramente il numero di settembre del mensile «Le Monde diplomatique». Non che tutto, intendiamoci, sia in quelle pagine convincente: per esempio non lo è Peter Harling, quando dichiara che le conquiste militari dei jihadisti dell’IS «approfittano della scomposizione degli stati del Vicino Oriente» (il che è sacrosanto) e «vanno in senso contrario rispetto alla strategia degli Stati Uniti» (hanno una strategia, attualmente, gli USA di Obama?) in quanto «ignorando sempre più l’occupante americano, scatenano una guerra confessionale tra sunniti e sciiti», laddove appunto l’ospite della Casa Bianca, per estirpare il malanno jihadista, conterebbe «anzitutto sugli attori regionali». Un’analisi abbastanza contorta, che però prescinde a quel che sembra da un problema: chi è che davvero vuole la «guerra confessionale»? Solo e/o soprattutto al-Baghdadi? Arabia Saudita ed emirati vicini, a parte il giamburrasca qatariota che fa parte per se stesso, non ne saprebbero nulla? Ma nello stesso numero di quel periodico una bella analisi di Serge Halimi fa il punto sulla «nuova guerra fredda», mentre Ismail Alexandrani ce la canta una buona volta – ed era l’ora! – bella chiara, affermando apertamente e limpidamente che dappertutto, dove gli stati si ritirano, succede loro il caos (e se confrontiamo questa verità indubitabile con l’attività destabilizzatrice diretta o indiretta che le potenze occidentali hanno svolto nel mondo durante l’ultimo ventennio, dalla crisi balcanica alla prima guerra del Golfo in poi, tutto diventa ohimè più comprensibile: ma allora, parafrasando un noto detto francese, per saper che cosa c’è sotto bisogna chercher la lobby...). Infine, Antoine Schwartz sottolinea la contraddizione tra progressi socioeconomici delle élites che gestiscono l’Unione Europea e la sua stagnazione di fatto, accompagnata dalla desolante ma non certo involontaria assenza di una visione diplomatica comunitaria. Insomma: tutto il caos nel quale viviamo.

Di questo caos ogni giorno immagazziniamo, magari senza capire, nuove prove. Tutto quel che accade ha un senso, certo: il punto è comprendere quale. La nuova tregua tra Israele e i palestinesi di Gaza sembra più solida e meno aleatoria delle altre; ha da una parte fatto cadere verticalmente il consenso che i cittadini israeliani assegnavano al loro premier Netanyahu, ma dall’altra ha fatto emergere che ormai i vertici israeliani danno l’impressione di non confidare più troppo, o esclusivamente, sulla loro amicizia nei confronti degli Stati Uniti d’America e cominciano a guardare anche altrove, verso la stessa Russia di Putin. L’a modo suo ineffabile monsieur Hollande riceve il 27 agosto all’Eliseo gli ambasciatori accreditati in Francia e proclamandosi ben deciso a combattere senza quartiere al-Baghdadi si abbandona a una performance di neolingua orwelliana che lascia senza parole, con frasi come questa: «Assad non è più un partenaire della lotta contro il terrorismo, è l’alleato obiettivo dei jihadisti»11.

Proprio così: l’uomo politico europeo che più decisamente di qualunque altro, con Sarkozy, ha appoggiato le



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.