Williams Niall - 1998 - La parola amore nella terra di Clare by Williams Niall

autore:Williams Niall [Williams Niall]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788804481287
Google: sKLTswEACAAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 2000-02-14T23:00:00+00:00

16.

Quando Gabriella Castoldi uscì nella notte con Stephen Griffin, non sapeva ancora che quello era il momento della trasformazione della sua vita, o che la probabilitá piú improbabile e remota può, a volte, essere inevitabile. Arrivati all'aperto, accettò il braccio di Stephen. "Sta tremando come un albero in fiamme" pensò e si appoggiò a lui, attraversando il giardino dell'hotel fino alla cascata illuminata, ultima espressione dei torrenti di montagna prima che si riversassero gorgogliando nella gola gonfia del fiume che scendeva verso il mare.

Erano male assortiti: le lunghe braccia e gambe di Stephen, il passo che doveva continuamente accorciare, la testa che incombeva dall'alto sopra quella di Gabriella e che lo faceva sembrare una gru che si abbassava su di lei per afferrarla e trainarla, tutto contribuiva a fare di loro una coppia bizzarra, come un calzino al ginocchio e uno corto alla caviglia a passeggio insieme. Furono salutati da una pioggia leggera e sottile che bagnò immediatamente i loro visi.

«Amo questo tempo» disse Gabriella e, staccandosi dal braccio di Stephen, si avvicinò alla riva del corso d'acqua e aprì la bocca per bere la pioggia. Era una figura minuta nel cappotto di lana grigia; i capelli, raccolti sulla nuca, si perdevano dentro il colletto. La luce riflessa dall'acqua trovava i punti vulnerabili del viso sopra gli zigomi. A un metro dietro di lei, Stephen aspettava, senza avere idea di cosa fare. Gabriella lo guardò.

«A cosa stai pensando?» gli domandò.

«Sto pensando che sei bella.»

Lei si voltò.

«C'é un sentiero qui» disse avviandosi.

Non era ancora sicura del perché‚ avesse invitato Stephen a quella passeggiata e non sapeva a cosa un momento avrebbe portato il momento successivo. Gabriella Castoldi aveva abbandonato da tempo la fantasia dell'amore vero; il carattere rigoroso e perfezionista che aveva ereditato dal padre (un uomo la cui continua, muta rabbia nei confronti del mondo aveva trovato sfogo solo nelle tre verruche allineate sulla tempia sinistra) le impediva di immaginare per sé la felicitá per piú di un istante. Perciò, sulla riva del fiume in quella sera in cui la nebbia aveva il profumo delle montagne, non pensava all'amore e non immaginava che quell'uomo goffo, dalle lunghe braccia e la testa nuda, potesse avere un ruolo durevole nella sua vita. Non pensava a nulla di tutto questo. Gabriella si trovava lì con Stephen semplicemente per il suo modo di essere, per come lui aveva ascoltato la musica, per quella qualitá intensa e seria del suo viso pallido che suggeriva confuso stupore e, allo stesso tempo, meraviglia.

Camminò davanti a lui sul sentiero di ghiaia lungo la riva del fiume. Sentiva i passi di Stephen scricchiolare irregolari dietro i suoi. Era buio e faceva freddo. Adesso avevano oltrepassato la luce riflessa dell'illuminazione della cascata e si trovavano in un punto dove i pini crescevano fitti e trattenevano sopra di loro il profumo della notte. Gabriella si fermò e Stephen la raggiunse.

«Sssh, ascolta» sussurrò la ragazza.

«Sì.»

Nulla. Solo silenzio. I loro respiri rallentarono e i rumori del bosco e dell'acqua si fecero piú forti, come se fosse stato alzato il volume.

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