Gli aerostati by Amélie Nothomb

autore:Amélie Nothomb
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: Littérature, General, Fiction
ISBN: 9788862434171
editore: Voland
pubblicato: 2021-06-14T22:00:00+00:00

- Mi sento come se fossi il suo strizzacervelli. Non mi va bene.

- Rifiuta e lascia perdere.

- Se non vado più, chi andrà?

- Nessuno è insostituibile.

Donare era giusto e lei sapeva che lo sapevo.

- Da quando ti sei presa cura di lui, ti sei avvicinata a me, aggiunse. Come se avessi bisogno di parlare con qualcuno equilibrato.

"Equilibrata, lei?" Non ho risposto, perché in fondo diceva la verità: mi ero avvicinato di più a lei. E a questo proposito mi sono infastidito.

Ho dovuto reagire: avere altre relazioni. Ahimè, all'università ero ancora così invisibile.

Il giorno successivo l'insegnante di mitologie comparate ha chiesto agli studenti l'etimologia del nome Dioniso.

- Nato due volte? Ho suggerito.

Un ragazzo che non conoscevo mi odiava gridò nell'auditorium:

- Che stronza! Ma che stronza!

Il resto degli studenti scoppiò a ridere. Le mie guance stanno diventando pallide. Quando viene ristabilito il silenzio, l'insegnante dice con calma:

- Non era la risposta giusta eppure era interessante. Dioniso significa nato da Zeus.

In verità, avevo sbagliato a credermi invisibile. Non lo ero perché la gente mi odiava. Almeno quel ragazzo che mi aveva urlato contro mi odiava. Il suo nome era Régis Warmus, era una bocca grande. Io non lui

non si era mai parlato e viceversa. Quanto agli altri studenti, forse, davvero, non mi avevano visto fino ad ora, ma d'ora in poi avrebbero seguito la voce del loro maestro.

Warmus era il seduttore di classe. Convinto della sua bellezza, emanava una sicurezza fenomenale. Sia gli uomini che le donne caddero, senza che io sapessi fino a che punto si stava spingendo l'uno con l'altro. Il professore di teoria della tragedia era follemente innamorato di lui, come la maggior parte delle ragazze di filologia. Non ho mai capito perché avesse scelto questa sezione: divorato dall'ambizione, voleva diventare regista a Hollywood.

Alla fine della lezione sono rimasto seduto fino a quando tutti gli studenti non sono usciti, in modo da non vedere nessuno. Quando l'auditorium era vuoto, me ne sono andato. Ho avuto la spiacevole sorpresa di scoprire che il professore di mitologie comparate mi stava aspettando. Mi ha invitato ad andare a bere qualcosa. Troppo sbalordito per sapere come reagire, ho accettato.

Per fortuna mi ha portato in un bar fuori dall'università, dove non sono stati trovati volti noti. Ho ordinato un tè e lui a Caffé irlandese.

- Beh, Angel, ti odiamo? iniziò.

- Non lo sapevo. L'ho capito contemporaneamente a te.

- No. Lo sapevo da molto tempo.

- Cosa intendi ?

- Ho sempre osservato che eri solo nel tuo angolo.

- Questo non significava che fossi odiato.

- Ovviamente lo è. Perché ?

- Non ne ho idea.

- Forse perché non ti rivolgi agli altri.

- È sbagliato. Quante volte ho provato a simpatizzare con questo e quest'altro!

- Perché pensi che non abbia funzionato?

- Non lo so. Fino ad ora, pensavo di essere invisibile. Visto il comportamento di Régis Warmus, ho capito che non lo ero.

- Non è meglio così?

- No. Preferivo l'invisibilità.

- Ti ho notato subito.

Non ho avuto la stupidità di chiedergli perché. Quando si è reso conto che non gli avrei fatto quella domanda, ha continuato:

- Somigli alle ragazze dei film di Eric Rohmer.

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