A Venezia lucean le stelle by Pieralvise Zorzi

A Venezia lucean le stelle by Pieralvise Zorzi

autore:Pieralvise Zorzi [Zorzi, Pieralvise]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza


Doppio astro: i fratelli Goncourt

1855

Avrebbero voluto partire per l’Italia nel settembre 1848 ma i moti rivoluzionari li convincono a rimandare. È dunque nell’autunno del 1855 che la formidabile coppia di scrittori parte per l’Italia, «nell’intenzione di trovare in quella terra ispiratrice, gli elementi di un libro». Ebbene, il libro fu davvero scritto, in «prosa poetica», dopo il ritorno a Parigi da un lungo tour a Venezia, Firenze, Roma e Napoli e avrebbe dovuto chiamarsi L’Italie la nuit. Senonché un frammento dedicato a Venezia sarà pubblicato da Théophile Gautier allora redattore capo della rivista L’Artiste e non susciterà reazioni positive, cosí i due metteranno gli appunti nel cassetto e rinunceranno al progetto. Il frammento veneziano, vero delirio poetico di realtà e fantasia, sarà ripubblicato nel 1886 come «frammento ritrovato» con il titolo di Venise la nuit. Rêve e poi nel 1894 come volume illustrato. Dopo la morte di Jules nel 1870, Edmond tirerà fuori dal cassetto tutti gli appunti del tour e li riunirà, sotto forma di diario di viaggio, nelle Notes sur l’Italie.

Le note dei Goncourt sono vivacissime, visuali, immaginifiche, colorate. Specialmente nel Rêve, il sogno veneziano, che nel sottotitolo annuncia che «In esso Venezia vi è rappresentata come una città incantata, come una città vista attraverso i fantasmagorici veli di un sogno ed è descritta in una prosa poetica, che ha le fascinatrici esuberanze di colore dell’ultimo grande pittore veneziano, di Tiepolo». Anche nelle Notes però troviamo la mano dei Goncourt, già dalle prime righe dedicate a San Marco:

San Marco. Mosaici. Una tappezzeria in oro? Vergine dagli occhi duri, dalle sopracciglia enormi e congiunte sopra il naso, gli occhi cerchiati di nero; – apostoli dagli occhi neri e terribilmente tondi, somiglianti, tutti contornati di tratti neri, a dei personaggi truccati grossolanamente con un fard di mattone e carbone; – sotto le colonne, vasi da cui salgono arabeschi dove si posano uccelli neri e bianchi; – certe vesti bianche, dei ramponi di ferro nero o verdi per la patina, le tengono attaccate ai muri; – arieti con le corna d’oro; – i gesti di una rigidità inesorabile di un’arte agli inizi; – dei muli terribili dalle terribili orecchie dritte; – Cristo ingonnellato, le braccia che passano dietro la Croce, con tre uccelli feroci e golosi, ieratici e araldici, che attaccano la sua carne; – la signora Putifarre, i capelli sconvolti, che trattiene Giuseppe per la biancheria; – delle nudità pallide…



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.