Abitare sostenibile by Annalisa Galante;Giuliano Dall'O;

autore:Annalisa, Galante;Giuliano, Dall'O; [Annalisa, Galante;Giuliano, Dall'O;]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economia, Farsi un'idea
ISBN: 9788815374981
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2023-08-14T22:00:00+00:00

Il ruolo delle energie rinnovabili

Nelle case sostenibili e ad alta efficienza energetica le fonti rinnovabili svolgono un ruolo importante, fornendo gran parte dell’energia termica ed elettrica necessaria. Ricordiamo che l’obiettivo dei prossimi anni è quello di progettare e realizzare Zero Energy Buildings, edifici nei quali le fonti energetiche convenzionali saranno completamente sostituite da energie rinnovabili.

Per definizione si considerano energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che, per loro caratteristica intrinseca, si rigenerano o non sono «esauribili» nella scala dei tempi «umani» e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Sono quindi considerate fonti di energia rinnovabile il sole, il vento, le risorse idriche, geotermiche e le risorse vegetali (biomassa). La fonte energetica rinnovabile più impiegata in edilizia è quella solare.

Abbiamo già visto come l’energia solare venga utilizzata dall’edificio in modo «passivo» attraverso lo sfruttamento degli apporti solari nella stagione invernale. L’utilizzo diretto dell’energia solare, tuttavia, avviene attraverso impianti preposti. Due sono le tecnologie più utilizzate: il solare termico ad acqua e ad aria e il solare fotovoltaico.

Gli impianti solari termici sono in grado di produrre acqua calda con temperature compatibili con gli usi domestici e possono, quindi, essere utilizzati per fornire energia per la produzione di acqua calda o per la climatizzazione invernale. L’energia solare viene captata e convertita in energia termica attraverso i collettori solari che possono essere di due tipologie: piani o a tubi sottovuoto. Questi ultimi hanno una resa superiore e sono più adatti ad applicazioni nelle quali sono richiesti livelli di temperatura più elevati. L’energia termica generata dai collettori solari viene immagazzinata in un serbatoio di accumulo che funziona da volano termico e consente di fornire il calore in tempi differenziati, ad esempio alla sera quando la radiazione solare è insufficiente o il sole è tramontato. Gli impianti solari termici non garantiscono un’integrazione totale. Per l’utilizzo più diffuso, la produzione di acqua calda sanitaria, la copertura media annua non dovrebbe superare il 70%, il che vuol dire un’autonomia completa nel periodo estivo e nelle mezze stagioni e un’integrazione nel periodo invernale. È comunque necessario prevedere un sistema di integrazione, ad esempio una caldaia ausiliaria, per garantire la fornitura di energia anche quando l’impianto solare non è in grado di fornire il suo contributo. Il dimensionamento di un impianto solare termico per l’integrazione al riscaldamento non è conveniente, mentre invece è utile il collegamento impiantistico, poiché in alcune giornate invernali particolarmente soleggiate ci potrebbe essere una produzione di energia da fonte solare troppo elevata da sfruttare per la sola acqua calda sanitaria.

Per avere un’idea della dimensione di un impianto solare termico, considerando una località dell’Italia centrale per la sola produzione di acqua calda sanitaria per usi residenziali, è necessaria una superficie compresa tra 0,8 e 1,5 m² per persona di collettori solari piani a seconda che si tratti di un condominio o di una casa singola. L’orientamento canonico dei collettori è a Sud con un’inclinazione, per le latitudini medie dell’Italia, intorno ai 30°. Orientamenti non ottimali – da

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