Andare per ville e palazzi by Costantino D'Orazio

Andare per ville e palazzi by Costantino D'Orazio

autore:Costantino, D'Orazio [D'Orazio, Costantino]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Ritrovare l'Italia
ISBN: 9788815323743
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2015-10-14T22:00:00+00:00


10. Palazzo Zani, Bologna.

8.

Tra papi e banchieri

Dimore della Toscana

La storia di Firenze è strettamente legata al destino delle sue famiglie. A partire dal XIV secolo l’andamento degli affari degli Strozzi, dei Medici, dei Pazzi, dei Rucellai e di tutte le altre aziende familiari hanno determinato l’ampliamento della città, la nascita di palazzi, strade, chiese e conventi, che ancora oggi costituiscono il nucleo storico sorto lungo le rive dell’Arno.

L’orientamento di Palazzo Corsini, tutto rivolto verso il fiume, la dice lunga sull’organizzazione urbanistica di Firenze, dove l’Arno è stato considerato (almeno a partire dal Seicento) una delle vie di rappresentanza della città. È questo il motivo per cui Bartolomeo Corsini, che nel 1656 si avvia a costruire la sua residenza, pensa prima di tutto a realizzare una facciata riconoscibile dall’acqua e lascia a un secondo momento l’elaborazione dell’ingresso da terra. Per quest’ultimo si aspetta lo spianamento dell’area oggi corrispondente a piazza Goldoni. Operazione che non si realizzerà mai, lasciando il prospetto del palazzo curiosamente asimmetrico nella vista dal fiume e l’ingresso cittadino piuttosto anonimo.

Pur essendo una famiglia storica di Firenze, il suo successo economico e sociale si manifesta soprattutto a partire dal XVII secolo, quando è annoverata come il casato più ricco e potente della città, secondo soltanto al granduca. In pochi decenni l’ascesa politica, sostenuta da una stabilità finanziaria guadagnata attraverso l’attività bancaria all’estero, permette loro anche di ottenere l’elezione di Lorenzo Corsini a pontefice con il nome di Clemente XII. Qui sta una delle differenze principali tra le famiglie patrizie fiorentine e quelle romane. Mentre le dinastie che crescono all’ombra della cupola di San Pietro basano il proprio potere sull’accumulo di titoli, fondi, nonché sulla gestione oculata dei rapporti politici, i patrizi che prosperano lungo l’Arno si impegnano soprattutto nell’attività finanziaria, con un successo che spesso li ha fatti entrare alla corte romana dalla porta principale. Solo per citare i casi più famosi, i Medici, i Chigi (anche se erano senesi…), i Falconieri, i Sacchetti, la rappresentanza toscana è sicuramente quella più ricca tra le presenze straniere a Roma.

Palazzo Corsini giunge a coronamento di un’ascesa durata secoli, che deve essere mostrata con grande forza alla città: non solo la mole dell’edificio si sviluppa soprattutto in lunghezza, così da essere ben visibile dall’acqua, ma gli interni competono con le residenze del granduca. Negli anni Ottanta del Seicento il cantiere è guidato da Pierfrancesco Silvani, autore della preziosa scala elicoidale e poco altro, perché alla sua morte nel 1685 gli succede Antonio Maria Ferri, al quale si deve lo scalone monumentale (una rarità nei palazzi fiorentini), decorato da statue di gusto neoclassico. Nel piano nobile si apre una enfilade di sale, tra le quali spicca il grandioso Salone del Trono, dove le pareti sono movimentate da colonne, statue e una bella serie di busti sopra porte e finestre. Sul soffitto Anton Domenico Gabbiani ha affrescato l’Apoteosi di Casa Corsini. Poco distante si apre la sala da ballo dove ha lavorato il pittore Alessandro Gherardini. Il piano terreno, che presenta sale affrescate sulle



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