American Gods Edizione Speciale by Neil Gaiman

American Gods Edizione Speciale by Neil Gaiman

autore:Neil Gaiman [Gaiman, Neil]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Urban Fantasy
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


L’arrivo in America

1778

C’era una ragazza che fu venduta dallo zio, scrisse il signor Ibis nel suo bel corsivo regolare.

Questa è la sostanza, il resto sono dettagli.

Vi sono storie che se le si ascolta con il cuore aperto feriscono troppo profondamente. Sentite. Ecco un uomo, una brava persona secondo i suoi stessi canoni, e anche secondo i suoi amici: fedele e sincero con la moglie, adora i figli e li copre d’attenzioni, si preoccupa delle sorti del suo paese, svolge con puntiglio il lavoro, nel miglior modo possibile. Quindi, efficiente e ben disposto, stermina ebrei: apprezza la musica che viene diffusa nei campi per tenerli tranquilli; consiglia loro di non dimenticare i numeri di identificazione, quando entrano nelle docce... molti se li dimenticano, spiega, si dimenticano i numeri e all’uscita prendono i vestiti sbagliati. Questo discorso li calma. Allora ci sarà ancora vita dopo le docce, si dicono gli ebrei per confortarsi. Il nostro uomo supervisiona i dettagli dell’operazione di trasporto dei corpi ai forni crematori; se ha un rammarico è quello di non essere del tutto insensibile al fatto di mandare quella feccia nelle camere a gas. Sa che se fosse davvero un uomo probo non proverebbe che gioia all’idea di ripulire la terra dei suoi parassiti.

C’era una ragazza che fu venduta dallo zio. Messa così sembra molto semplice.

Nessun uomo, dichiarò Donne, è un’isola, e si sbagliava. Se non fossimo isole andremmo alla deriva, coleremmo a picco nelle altrui tragedie. Siamo isolati (non bisogna dimenticare che “isolare” viene da isola) dai drammi delle vite altrui grazie alla nostra natura insulare e alla ripetitività delle storie. La struttura non cambia mai: c’era un essere umano che nacque, visse e per un motivo o per l’altro morì. Ecco. Per i dettagli ciascuno di noi si può ispirare alla propria esperienza. Banale come ogni storia, come ogni esistenza unica. Le vite sono come i fiocchi di neve dalle forme sempre diverse, identici tra loro come piselli nel baccello (avete mai guardato in un baccello? Voglio dire avete mai guardato davvero i piselli? Dopo un’ispezione ravvicinata confonderli risulterebbe impossibile) ma pur sempre unici.

In assenza degli individui vediamo soltanto numeri: un migliaio di morti, centomila morti, “le perdite potrebbero salire a un milione”. Grazie alle storie individuali le statistiche diventano persone, ma anche questa è menzogna, perché il numero di persone che continua a soffrire è già in sé assurdo, privo di significato. Guarda, la vedi la pancina gonfia del bambino, e le mosche che gli zampettano negli angoli degli occhi, le membra scheletriche?: ti renderà le cose più facili sapere il suo nome, l’età, conoscerne i sogni, le paure? Vederlo da “dentro”? E se così fosse, non faremmo forse un torto a sua sorella, sdraiata vicino a lui nell’arida polvere, caricatura gonfia e deforme di un cucciolo nato da donna? E se per loro proviamo un sentimento, diventano forse, questi due, più importanti delle migliaia d’altri bambini affamati dalla stessa carestia, delle migliaia di giovani vite condannate a diventare ben presto nutrimento per la



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