L'altalena della morte by David Goodis

L'altalena della morte by David Goodis

autore:David Goodis [Goodis, David]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 1967-12-31T16:00:00+00:00


14

"Ma, evidentemente, non hai potuto mantenere la promessa" disse Jander a se stesso, fermo al centro del parcheggio a guardare l'insegna viola. "Perché il destino ti ha ricondotto qui."

— Cercate qualcuno? — domandò una voce.

Jander girò la testa e scorse il guardiano del parcheggio che veniva avanti lentamente.

Aspettò che l'uomo fosse più vicino e disse:

— Mi fareste un favore?

Il guardiano lo squadrò, osservando i vecchi indumenti troppo grandi per Jander.

— Se siete qua per chiedere l'elemosina, non è il posto adatto.

In quel momento si avvicinarono altri due inservienti in camicia bianca e giubbetto viola.

— Che cosa succede? — domandò uno di loro.

— Non lo so — rispose il guardiano. E, rivolto a Jander, aggiunse: — Dove avete trovato quei vestiti?

— Li ho avuti in prestito disse Jander.

— E vorreste che vi credessi?

— Be', lo spero.

Jander si rese conto che doveva agire con prudenza.

— Come avete trovato la strada per arrivare qui? — domandò uno degli inservienti.

— C'ero già stato.

— A far che? A svaligiare il locale?

Jander strinse i pugni, sforzandosi di rimanere calmo.

— Ci sono venuto con un mio amico… È un cliente abituale… Spende un sacco di quattrini qui e dà ricche mance.

— Ah, sì? Allora, dobbiamo conoscerlo.

— Certo. Si chiama Maclin Cottersby.

Gli inservienti si guardarono.

— Siete veramente un amico del signor Cottersby?

— Si. Lavoriamo nello stesso ufficio.

L'altro scoccò a Jander uno sguardo diffidente, poi gli chiese:

— Qual è il nome della ditta?

— Agenzia di pubblicità "Cottersby and Heggerth". Io lavoro al servizio ricerche.

— Vestito così e con la barba lunga?

— Per andare in ufficio mi faccio la barba e mi metto la camicia bianca.

— E come mai adesso siete vestito così? — domandò il secondo inserviente.

Jander capì che volevano credergli, ma che avevano bisogno di qualche prova supplementare.

— Ero uscito in barca — spiegò. — A pescare. È scoppiato un temporale e la barca si è capovolta. Mi è successo verso mezzogiorno. Da allora, sto cercando di trovare la mia auto.

— Dov'è la vostra macchina? — chiese il guardiano.

— A Flaxton's Beach.

— Dove si trova? Jander alzò le spalle.

— So io dov'è — disse il secondo inserviente. — Poco distante da Fortestue. Prendi la Nazionale Quaranta, svolti sulla Quarantasette e ti trovi sulla Cinquecentocinquantacinque e…

— Bene, bene — lo interruppe il primo inserviente, dando a Jander un'occhiata diffidente. — Ma ditemi… Come mai siete venuto qui, invece di cercare di raggiungere Flaxton's Beach?

— Era buio, e quando si fa l'autostop bisogna prendere ciò che capita. E non potrei assolutamente arrivarci a piedi perché non ho la più pallida idea di dove sia: oggi c'ero andato per la prima volta. Perciò, quando sono sceso dalla macchina e ho visto che non ero lontano dall'"Ametista", ho pensato che, se Maclin Cottersby era qua…

— No, non c'è — lo interruppe il primo inserviente. — È venuto qui ieri. Non viene mai due sere di seguito.

— Ah! — fece Jander alzando le spalle. — Peccato.

Dopo un silenzio imbarazzato, il primo inserviente disse:

— Sentite, signore, essere amico del signor Cottersby è una bella cosa.



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