Da Wall Street a Big Sur by Oliviero Bergamini;

Da Wall Street a Big Sur by Oliviero Bergamini;

autore:Oliviero Bergamini; [Bergamini, O.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: eBook Laterza
ISBN: 9788858104965
editore: edigita
pubblicato: 2012-11-14T23:00:00+00:00


9. Indian Springs, Nevada

L’impero dei droni

Dal lunedì al venerdì, tutti i giorni il capitano Michael ­McDermott esce dalla sua villetta nei sobborghi della cittadina di Indian Springs, Nevada, e va a uccidere terroristi. Alla sera torna, abbraccia i suoi due bambini, saluta la moglie e si rilassa sul divano guardando la televisione con una birra ghiacciata in mano. In quello stesso momento, dall’altra parte del mondo, sulle montagne polverose tra Afghanistan e Pakistan, corpi maciullati giacciono senza vita sotto le macerie di una casa o dentro le lamiere arroventate di un’auto. A ucciderli è stato lui.

Funziona così; alle otto di mattina McDermott fa scivolare la sua auto giù dalla rampa del garage, lascia il complesso suburbano dove vive, e si addentra nel gigantesco spazio vuoto della prateria. Attorno a lui scorrono i campi, animati dalle ombre scure delle nuvole che si rincorrono nell’immane scatola di luce, aria e vento che è il cielo del Midwest. Dopo venti minuti McDermott vede comparire i reticolati della Creech Air Force Base. Al posto di guardia scambia un saluto con le guardie, aspetta che la sbarra si alzi. Parcheggia, scende, entra in uno degli edifici della base. All’interno, finalmente, il suo posto di lavoro: una stanza semibuia, un grande sedile imbottito, circondato da una corolla di schermi divisi in riquadri azzurrini. Davanti a lui, una tastiera da computer, un piccolo labirinto di pulsanti e un grosso joystick. Accanto, un’altra postazione simile, occupata da un collega. Sembra la versione extra-large di un videogioco; con la sola, cruciale differenza che è un videogioco mortale. Il capitano si siede, esegue i controlli di routine e poi decolla. Quando spinge in avanti il suo joystick, a muoversi non è una piccola astronave virtuale dentro un programma informatico, ma un Predator, un aereo senza pilota, lungo dodici metri, pesante tonnellate, che si trova in Pakistan. Con il suo tocco gentile McDermott lo fa staccare dalla pista remota, lo guida nei cieli, al di sopra delle aree tribali pakistane, poi in territorio afghano, silenzioso e invisibile; mille metri più in basso, sotto la pancia grigiastra dell’aereo scorre il reticolo delle montagne, con i versanti delle valli divisi nettamente tra ombra e luce, arcaici villaggi di case semi-diroccate, campi delimitati da muretti di fango e pietre, greggi di capre, moschee. Il capitano vede tutto. Privo di finestrini, il Predator sembra cieco; in realtà ha occhi sensibilissimi. Le sue telecamere captano le immagini e dall’Afghanistan le trasmettono in tempo reale in Nevada. Sugli schermi appaiono nitide e precise, quasi surrea­li. McDermott può fermarle, manipolarle, archiviarle. Può ingrandire la sagoma del piccolo uomo che sta viaggiando su una motocicletta, ignaro che lo stiano osservando dall’altra parte dell’oceano. Può incrociare ciò che vede con coordinate fornite dai satelliti spia, tanto sensibili da percepire una sigaretta che si accende nella notte, con le indicazioni inviate dagli uomini delle forze speciali paracadutati sul terreno, con le soffiate degli informatori locali. Può ricollegarsi a dati che consentono di localizzare esattamente un certo telefonino da cui una certa persona, in una di quelle valli, in quel momento, sta facendo una certa chiamata.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.