Donne della Repubblica by AA. VV

Donne della Repubblica by AA. VV

autore:AA. VV. [VV., AA.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Storica paperbacks
ISBN: 9788815335364
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2017-09-14T22:00:00+00:00


Impegno e pericolo

«La normalità non si era mai conosciuta nelle nostre vite. Le bombe, le razzie dei tedeschi, le città intere distrutte. Una vita normale era la cosa che noi si desiderava di più. Per ottenerla ci siamo resi conto che bisognava fare qualche cosa. Era quasi un dovere, una necessità. Se tu chiedi a qualunque partigiana, non ti sentirai mai dire la parola eroismo o gloria. Era assolutamente un fatto naturale. Si deve fare e si fa». Non c’è solennità, ma calda determinazione nella voce di questa donna dagli occhi chiari che guardano lontano. Hanno imparato giovanissimi e anche adesso non rinunciano a farlo. Gli unici occhiali che porta, scuri, squadrati e semplici, sono da vicino. L’età, certo. Forse è l’attitudine di una vita intera che si riflette negli occhi di Marisa, spalancati sul mondo. Anche quando li socchiude continua a guardare. Ma dentro se stessa. Nessuna enfasi mentre racconta. Parole misurate, chiare. Di chi è abituato a dare del tu alla vita e chiamare le cose con il loro nome. Il pericolo era messo in conto e non ci si sentiva speciali per questo. «Dal momento in cui decidevi di andare in banda – perché all’inizio erano proprio bande, poi brigate, divisioni eccetera – tu sapevi che la tua vita era a rischio, in ogni momento e in ogni modo. Io facevo la staffetta, anche se ho concluso col patentino da partigiana combattente, perché in realtà correvo un livello di rischio altrettanto serio di chi imbracciava un fucile. Il lavoro principale era camminare, fare da collegamento dopo i rastrellamenti che disperdevano tutte le formazioni, rimetterle insieme, guidare un comando partigiano attraverso i boschi, magari nella neve, evitando i posti di blocco. Giusto le ragazze potevano passarli. Indossavamo un sorriso e la rivoltella nel reggiseno. O portavamo le armi nella busta della spesa, sotto la verdura, la frutta».



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