Enigate (Italian Edition) by Claudio Gatti

Enigate (Italian Edition) by Claudio Gatti

autore:Claudio Gatti [Gatti, Claudio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: PaperFIRST
pubblicato: 2018-10-31T04:00:00+00:00


Non avendo avuto riscontri positivi dal Comitato Controllo e Rischi, il 4 maggio Zingales scrive un’email alla Presidente Marcegaglia.

Oggetto: Alcune riflessioni

Nel ccr del 28 Aprile abbiamo esaminato il rinnovo delle licenze in Congo […] Non è compito dei consiglieri investigare la società. Ma quando dei consiglieri vengono a conoscenza dalla stampa di fatti che possono mettere a rischio la reputazione (e il portafoglio) della società, non vedo come possano esimersi dal chiedere chiarimenti […] Ci è stato detto che non era opportuno che ci occupassimo di chi fosse il partner locale dal momento che questi non era stato scelto da Eni, ma imposto dal governo. Nonostante le ripetute domande di Karina, però, non ci è stato chiarito se questa imposizione governativa esime legalmente la società da ogni responsabilità nella malaugurata ipotesi in cui il partner locale impostoci sia un canale per trasferire fondi a dei dipendenti pubblici. In aggiunta non è stato allegato alcun parere legale a supporto della tesi secondo cui l’identità del partner sarebbe per noi irrilevante […] Come consiglieri dobbiamo interrogarci su perché decisioni così importanti, come il rinnovo delle licenze in Congo, vengono prese da Eni senza l’adeguato supporto di pareri giuridici […] Il verbale del Consiglio che approvò le licenze in Congo afferma che la due diligence era stata svolta “con esito positivo”. Non è chiaro sulla base di quali documenti sia stata fatta questa valutazione. Infatti, il report fatto da The Risk Advisory Group [il riferimento è alla società di consulenza trag, alla quale si era chiesto anche un parere sull’effettiva proprietà della licenza esplorativa per l’Opl 245] nel 2011 riportava delle enormi red flag. Una di queste red flag risulta parzialmente sanata da documenti in possesso di Eni che dimostrano come la proprietà di aogc – il partner locale impasto dal governo – sia stata venduta da Gokana, un pubblico ufficiale, a quattro individui non legati direttamente al governo. Purtroppo uno di questi individui (con la maggiore quota) nel 2011 è indicato da Risk Advisory come il cugino di Gokana. Sono convinto che la struttura abbia fatto tutte le indagini del caso per arrivare alla suddetta conclusione, ma il processo seguito non è stato condiviso con il ccr. Al di là di questa vicenda passata, il problema sembra essere di flussi informativi e di compliance. Non metto in dubbio la buona fede di tutta la struttura. Ma la buona fede non è bastata a evitare i costi reputazionali di questa decisione, come non è riuscita a evitare i costi reputazionali dell’affare Malabu (speriamo riesca a evitarci quelli legali). Come nel caso di Malabu, di cui ti ho ampiamente scritto a luglio, anche in questo caso il flusso informativo al Consiglio sembra insufficiente […] Temo che non sia un problema di regole ma di compliance. Possiamo cambiare tutte le regole che vogliamo, ma se manca una cultura di compliance ci esponiamo tutti a dei forti rischi, reputazionali se non legali. Anche perché – dopo aver visto il caso di Malabu e quello delle licenze del Congo – non possiamo certo dire che non eravamo al corrente del problema.



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