Fatima e il furto misterioso. La banda delle ragazzine by Paola Zannoner

Fatima e il furto misterioso. La banda delle ragazzine by Paola Zannoner

autore:Paola Zannoner [Zannoner, Paola]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Juvenile Fiction, General
ISBN: 9788809814523
Google: bZSsDAAAQBAJ
editore: Giunti Junior
pubblicato: 2016-07-14T22:00:00+00:00


«No, scusa te, Vittoria». E Sveva s’affretta ad abbracciarla. Poi annuncia: «Sì, dobbiamo stare unite, perché se un fantasma c’è…» e si affretta ad aggiungere, per rispetto all’amica «può anche darsi che non ci sia… ma se c’è, dobbiamo affrontarlo tutte insieme, e cacciarlo!».

«Sì, ha ragione Sveva!» dicono le altre e, prendendosi tutte per mano, scandiscono la loro parola d’ordine, che è anche una parola magica per dare loro forza e coraggio: «Patapatero!».

Eccole in missione tutte e cinque, come una pattuglia di marines. Caute, e guardandosi intorno, si dirigono verso la biblio, nella piazzetta silenziosa. Non c’è nessuno perché è un po’ discosta dalla strada principale, dove si tiene il passeggio serale, e abbastanza lontana dal bar.

Sveva è in testa, con Aurora per mano (è la più giovane e più impressionabile), segue Vittoria con Celeste. Fatima chiude il gruppo per potersi guardare alle spalle: non sia mai che papà decida di uscire proprio stasera e la becchi mentre si sta allontanando dallo spazio consentito e cioè la strada del bar e la piazza principale.

Già nell’avvicinarsi all’edificio rosa, con la porta serrata e le vetrate del piano terra buie, le ragazze trattengono il fiato. Per fortuna la piazzetta è illuminata da due lampioni, e nell’aria s’avverte il profumo dolcissimo del gelsomino notturno che proviene dalla terrazza di Adalberto il pittore.

«A me però sembra di sentire un rumore…» fa Sveva, abbassando ancor più la voce.

Le altre tendono le orecchie. Sì, c’è un tramestio vicino, come di passi, e sussurri.

«A me sembra che venga dal garage di Virio» ipotizza Fatima, allungando la testa verso l’appartamento a piano terra di fronte a loro.

«Sarà qualcuno che sta lavorando…» bisbiglia Aurora, con voce tremula.



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