Free. Cinquanta Sfumature di rosso raccontate da Christian by E.L. James

Free. Cinquanta Sfumature di rosso raccontate da Christian by E.L. James

autore:E.L. James
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Narrativa
ISBN: 9788835710707
editore: Mondadori
pubblicato: 2021-05-12T12:00:00+00:00


Domenica 28 agosto 2011

QUANDO TORNO A LETTO Ana dorme come un sasso. Mi infilo sotto le coperte e mi allungo per darle un bacio sui capelli. Borbotta qualcosa ma non si sveglia. Chiudo gli occhi. La conversazione con i proprietari del cantiere navale di Taiwan è andata benone: fratello e sorella in affari insieme – è la prima volta che mi capita – e ansiosi di discutere i termini dell’accordo di persona. Dobbiamo solo fissare una data. È il degno coronamento di una giornata perfetta. Be’, a parte aver perso la calma al nightclub e aver steso quello stronzo. Sogghigno nel buio. No, anche quello mi ha dato parecchia soddisfazione. Mi addormento con un sorriso compiaciuto.

MI SVEGLIO SENTENDO ANA che si muove al mio fianco. Come al solito siamo avvinghiati. «C’è qualcosa che non va?» le chiedo.

«Nulla.» È luminosa nella luce del mattino. «Buongiorno.» Mi passa le dita tra i capelli.

«Mrs Grey, sei splendida stamattina.» Le do un bacio sulla guancia.

Mi cerca con gli occhi. «Grazie per esserti preso cura di me ieri sera.»

«Mi piace prendermi cura di te. È esattamente quello che voglio.» “Sempre.”

«Mi hai trattata come una regina.» Il suo sorriso mi scalda il cuore.

«Perché lo sei.» Più di quanto potrai mai sapere. Le prendo una mano e lei sussulta. La lascio andare immediatamente. “Per la miseria!” «È per via del pugno?» chiedo.

“Lo sapevo che avrei dovuto tirargliene un altro, a quello stronzo.”

«Gli ho dato solo uno schiaffo. Non era un pugno.»

«Quel figlio di puttana! Non riesco a sopportare che ti abbia toccata.» Mi incazzo di nuovo.

«Non mi ha fatto male, è stato solo inopportuno. Sto bene, Christian. Ho solo la mano un po’ arrossata, tutto qui. Tu sai di sicuro che cosa si prova…» Mi fa un sorriso malizioso, prendendomi in giro come al solito, e la rabbia svanisce.

«Già, Mrs Grey, è una sensazione che mi è molto familiare. Potrei riabituarmici in un attimo, se per caso tu lo volessi.»

«Oh, tieni a posto le mani, Mr Grey. Anche se ti prudono.» Mi sfiora la guancia con le dita e tira i peli delle basette. Non sono sicurissimo che mi piaccia. Le prendo la mano e le do un bacio sul palmo.

«Perché ieri sera non mi hai detto che ti faceva male la mano?»

«Non la sentivo proprio. Ma adesso è passato tutto.»

“Ah, certo.” L’alcol ha attutito il dolore. «Come ti senti?»

«Meglio di quanto mi merito.»

«Hai proprio un bel gancio destro, Mrs Grey.»

«Farai bene a ricordartene, Mr Grey» ribatte in tono di sfida.

«Ah, davvero?» Rotolo sopra di lei e la prendo per i polsi, inchiodandole le mani sopra la testa. «Prima o poi ti sfiderò nella lotta, Mrs Grey. In realtà sottometterti a letto è una delle mie fantasie.» Le bacio la gola, chiedendomi come sarebbe. L’idea mi eccita.

«Pensavo che tu mi sottomettessi continuamente.»

«Mmh… ma non mi dispiacerebbe un po’ di resistenza» mormoro, sfiorandole la mascella con il naso. Chissà se accetterebbe. Si immobilizza e capisco di aver attirato la sua attenzione, magari anche il suo interesse. Le lascio andare le mani e mi puntello sui gomiti.



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