Critica delle forme di vita by Sconosciuto

Critica delle forme di vita by Sconosciuto

autore:Sconosciuto
La lingua: eng
Format: epub
editore: Mimesis Edizioni
pubblicato: 2021-12-21T10:07:45+00:00


Terza parte

Forme di critica

Ogni dialettica consente a ciò che è presumibilmente valido di rivelarsi

per tale, consente alla sua interna distruzione di svilupparsi immanentemente.

Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Allora non affronteremo il mondo in modo dottrinario, con un nuovo

principio: qui è la verità, qui inginocchiati! Noi illustreremo

al mondo nuovi principi, traendoli dai principi del mondo.

Karl Marx331

Come hanno dimostrato gli ultimi due capitoli, la critica delle forme di vita è possibile, in quanto esse non sono solo così come sono, ma possono avere successo o fallire332. Se i criteri per il loro successo si riferiscono alla pretesa di risolvere i problemi posti da e attraverso le rispettive forme di vita, allora queste ultime, quando non risolvono problemi, soggiacciono a crisi normative specifiche a esse. Quindi, non esistono solo criteri autodefiniti per la loro critica, ma anche una ragione per criticarle. La critica allora, può essere concepita come il lato soggettivo di queste crisi. E nella misura in cui crisi e problemi non esistono solo oggettivamente, ma sono prodotti da soggetti, la critica è al tempo stesso parte della crisi e, come tale, parte di ciò che costituisce la dinamica delle forme di vita.

Il carattere specifico della forma di normatività qui elaborata corrisponde quindi a qualcosa sul versante del “comportamento critico”. Se le forme di vita diventano criticabili sulla base di norme da esse stesse stabilite e in una certa misura incorporate nella loro attuazione pratica, allora questa struttura normativa (o l’ontologia sociale normativa delle forme di vita) suggerisce una determinata modalità di questa critica: quella di una critica immanente in un senso forte, che si riferisce alla crisi cui le forme di vita soggiacciono quando non sono all’altezza dei problemi posti da esse o sorti con esse. I capitoli che seguono tratteranno di questa forma di critica, che vorrei elaborare sullo sfondo di altri modelli di critica.

Ma in che modo procede questa critica? Da quale punto di vista essa giudica, e perché è necessaria, se le forme di vita entrano in crisi di propria iniziativa? La critica immanente, detto in una formula breve, muove dalle pretese e dalle condizioni poste da una forma di vita, reagisce ai problemi e alle crisi che si presentano nel suo ambito ed è proprio da questo che trae il potenziale trasformativo che va oltre le pratiche in questione e mira a trasformarle.

La mia tesi è che solo con l’approccio della critica immanente si può risolvere il problema di determinare un criterio della critica che non rimandi né a una variante “contestualistica”, in cui la critica diventa una pura questione di comprensione riflessiva all’interno di un quadro che dal canto suo non può essere messo in discussione, né a standard esterni che non sarebbero all’altezza del compito di una critica delle forme di vita in quanto forma di vita. Il punto di partenza della mia discussione è costituito dalla seguente valutazione: la critica delle forme di vita deve essere compiuta senza un meta-gioco linguistico e senza un “punto archimedeo” neutro esterno a tutte le forme di vita particolari.



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