La casa delle luci by Donato Carrisi

La casa delle luci by Donato Carrisi

autore:Donato Carrisi [Carrisi, Donato]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2022-11-05T23:00:00+00:00


22

Chiuse le saracinesche, salirono insieme nel piccolo appartamento che si trovava proprio sopra il negozio. Vi si accedeva dal portoncino accanto.

Appena vi mise piede, Gerber si guardò intorno. Gli bastò un’occhiata per capire che Pietro Zanussi viveva da solo. Non era facile intuire se avesse una moglie o dei figli da qualche parte, se stesse lì da sempre o se quella sistemazione fosse dovuta a qualche stravolgimento familiare. Di certo, lui non si sarebbe informato al riguardo.

C’erano un letto singolo rifatto senza neanche una piega, un cucinotto abbastanza spartano e un piccolo bagno cieco. Una vecchia poltrona stazionava davanti a un televisore, orientata simmetricamente allo schermo. E c’era una scrivania di metallo con un computer. Sopra di essa, uno scaffale su cui erano allineati dei raccoglitori numerati di documenti.

Gerber si voltò e si bloccò all’istante.

Davanti a lui, una parete interamente ricoperta di ritagli di giornale, sistemati intorno a una cartina del promontorio dell’Argentario: sulla mappa erano state disposte alcune bandierine, presumibilmente per tracciare le zone in cui erano avvenute le ricerche di Zeno.

«Vuoi un caffè?» domandò l’amico.

«Sì, grazie» disse, mentre osservava la meticolosità di quell’opera.

In un angolo intravide un paio di scarponi infangati e un bastone. Erano l’unico elemento che stonava nell’ordine di quella casa.

«Ci sono state parecchie falle nell’indagine dell’estate del ’97» affermò Pietro Zanussi dal cucinotto. «Tanto per cominciare, la polizia fu chiamata solo tre ore dopo la scomparsa di Zeno. Ti pare sensato?»

Infatti era assurdo, considerò Gerber. «Me lo ricordo: noi bambini avvertimmo subito tutti che Zeno non si trovava, ma all’inizio gli adulti erano convinti che si rifiutasse di uscire dal suo nascondiglio per poter vincere il gioco dei ceri... Anche se col passare delle ore cominciarono a immaginare che potesse essergli accaduto qualcosa, nessuno faceva ancora quella benedetta telefonata al 113. È incredibile.»

Gerber rammentava ancora la scena surreale di quella domenica: dopo essere stati svegliati dal pisolino pomeridiano, gli adulti del vicinato se ne andavano in giro in costume da bagno e ciabatte, chiamando Zeno senza grande convinzione. Chissà per quale incomprensibile motivo si comportavano così. Erano persuasi che tutto si sarebbe risolto presto e per il meglio. Forse perché era già accaduto che qualche bambino si smarrisse nelle campagne o sulla spiaggia, ma veniva sempre ritrovato. Forse perché il quartiere di villette era un posto in cui tutti conoscevano tutti e non era mai accaduto nulla di brutto ai loro figli. O forse, semplicemente, perché erano in vacanza.

«Anche babbo e mamma non si rendevano conto che era necessario lanciare un allarme» disse Pietro Zanussi, mentre con un cucchiaino sistemava la polvere di caffè nel filtro della moka. «I miei erano come imbambolati. All’epoca mi domandavo perché stessero reagendo in quel modo, quando io invece ero terrorizzato.»

In casi simili, la mente poteva innescare il panico oppure rifiutarsi di accettare la spiegazione più infausta. Come psicologo, Gerber spesso doveva fare i conti con genitori che respingevano senza motivo la diagnosi che riguardava i loro figli.

Ma il ritardo nel chiedere l’aiuto delle forze dell’ordine forse era costato caro al piccolo Batigol.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.