Grebe Camilla - Träff Åsa - Siri Bergman 02 - 2010 - Trauma by Grebe Camilla - Träff Åsa

Grebe Camilla - Träff Åsa - Siri Bergman 02 - 2010 - Trauma by Grebe Camilla - Träff Åsa

autore:Grebe Camilla - Träff Åsa [Grebe Camilla - Träff Åsa]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788858508954
Google: M0ijwxrtDMUC
Amazon: 8856612755
editore: Piemme
pubblicato: 2013-04-01T22:00:00+00:00


Medborgarplatsen, novembre

Sono in studio, nella mia stanza, la “stanza verde”.

Aina mi stringe forte la mano.

Per una volta è lei quella debole, le lacrime scendono dalle guance rosse, e si asciuga con la manica del maglione lilla, scuotendo la testa rassegnata.

«Chiunque, ma non Hillevi. Non è giusto. E adesso chi si prenderà cura dei suoi figli? Il padre? Quello che li picchia?»

Le stringo la mano senza rispondere. Cosa posso dire? È stata la prima cosa a cui ho pensato una volta passato lo shock. I suoi figli, tre bambini piccoli. Quelli che avevano così paura del papà che uno di loro s’era fatto la pipì addosso quando doveva andare lui a prenderli a scuola. Che ne sarà di loro adesso?

Stringo il foglietto umido che ho nella mano libera, guardo di nuovo Aina e i suoi occhi arrossati incrociano i miei.

«Chiama subito!»

Annuisco e mi allungo per prendere il telefono, spiego il foglietto sulla scrivania, guardo il numero scritto in fretta, quello della direttrice di Solgården, la casa protetta dove Hillevi abitava con i figli.

Cinque squilli senza che nessuno risponda, poi si sente una voce chiara con un accento che sembra spagnolo.

«Solgården, sono Mirta.»

Spiego la ragione della telefonata con voce bassa e forse un po’ forzata, racconto che Hillevi partecipava al mio gruppo di conversazione, che ha raccontato del maltrattamento, che ero presente quando è morta e che mi chiedo cosa succederà adesso.

«Ai figli, intendo, mi chiedo cosa succederà ai figli. Non riesco a... smettere di pensarci. Il papà ha picchiato anche uno dei bambini. Forse lo sapete? È importantissimo che i bambini non vengano affidati a lui.»

«È una tragedia» dice Mirta, come se non mi avesse sentita. «In tutti gli anni che ho lavorato qui non ho mai perso una donna. Mai una. Le mie ragazze sono state picchiate e violentate, ma non uccise. Dios mío, non potevamo proteggerla.»

«Ma non è stato il marito a ucciderla.»

«La violenza degli uomini contro le donne» comincia a dire, ma poi s’interrompe e sospira profondamente. «Cosa posso fare per te?»

«I bambini...?»

«Dei bambini si occupano i servizi sociali. Sono stati messi in un istituto a Nacka, in attesa della fine dell’indagine.»

«L’indagine?»

«Sì, il figlio più grande, Lukas credo che si chiami, ha raccontato che il padre l’ha picchiato. Così abbiamo informato i servizi sociali, cosa che dobbiamo sempre fare se veniamo a sapere che a un bambino è successo qualcosa di brutto. Così dice la legge. Ora il gruppo-famiglia dei servizi sociali sta conducendo una specie di indagine urgente. Ma, se lo chiede a me, credo che i bambini tornino dal padre nel giro di un paio di settimane. Di solito succede così. È estremamente difficile dimostrare le accuse del bambino. E adesso il padre è l’unico ad avere la patria potestà... per ovvi motivi. Sì, forse sono cinica, ma credo che le cose andranno così.»

All’improvviso un bambino sullo sfondo urla così forte che quasi mi cade la cornetta. Sento la donna di nome Mirta sgridare qualcuno in spagnolo, immagino un bambino.

«Scusi, oggi qui è una giornata frenetica. Sono appena arrivate tre ragazze nuove.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.