Storia dell'assedio di Lisbona by José Saramago

Storia dell'assedio di Lisbona by José Saramago

autore:José Saramago [Saramago, José]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788858827529
Google: tCSvDQAAQBAJ
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2017-01-24T23:00:00+00:00


11.

Senza il minimo preavviso, in malafede, hanno attaccato gli aerei giapponesi la squadra americana che se ne stava a mollo a Pearl Harbor, ed è successo il guaio che conosciamo, niente di speciale per quanto riguarda la perdita di uomini, a paragone con Hiroshima e Nagasaki, ma con conseguenze catastrofiche per i beni materiali, corazzate, portaerei, destroyers, e il resto, un danno da rovesciare le finanze, in tutto tredici navi affondate senza che avessero potuto sparare un solo colpo sul serio, tolte le esercitazioni. È stata una causa remota del disastro navale che sia andata perduta, in qualche momento di quella notte dei tempi che serba i segreti, che sia andata perduta, dicevamo, l’abitudine cavalleresca di rendere pubbliche le guerre con un preavviso di tre giorni, perché al nemico non mancasse il tempo di prepararsi o, se preferiva, di mettersi in salvo, e anche perché non si abbattesse, su chi la tregua aveva deciso di rompere, l’infamante macchia di slealtà verso l’onore militare. Tempi che non torneranno mai più. Perché, in fondo, una cosa è attaccare di soppiatto nella notte, senza tamburi né trombe, ma avendo prima mandato un messaggio, e un’altra sarebbe, senza avvertimenti, arrivare in punta di piedi e con armi nere fino a qualche porta distrattamente aperta ed entrare dentro, ammazzando. Sappiamo già che nessuno può sfuggire al proprio destino, ed è assai chiaro che le donne e i bambini di Santarém erano destinati a morire quella notte, un punto, questo, su cui probabilmente erano arrivati a mettersi d’accordo l’Allah dei mori e il Dio dei cristiani, ma almeno non si sarebbero lamentate quelle sventurate di non essere state avvisate, se sono rimaste l’hanno fatto di loro spontanea volontà, ché nella città di Santarém il nostro buon re ha mandato un tale Martim Moab insieme a due compagni perché comunicassero la guerra ai mori entro tre giorni, quindi non incorreva don Afonso Henriques in colpe mentali e reali quando ha detto, prima della battaglia, Non perdonate sesso né età, a morte il bimbo che pende dalle braccia della madre e il vecchio appesantito dai giorni, la giovane fanciulla, la vecchia decrepita, è che lui s’immaginava, visto che aveva usato l’accortezza prevista nel codice, che ci sarebbero stati ad aspettarlo sul piede di guerra solo i combattenti mori, tutti uomini e nel fiore degli anni.

Ma nel caso di cui ci stiamo occupando, l’assedio di Lisbona, qualunque avvertimento sarebbe stato ridondante, non solo perché, a ben dire, è rotta la pace fin dalla conquista di Santarém ma anche perché sono evidenti e palesi le intenzioni di chi ha radunato un esercito così numeroso sulle colline laggiù e non ha potuto aggiungervi un certo numero di divisioni in più soltanto per via di un errore tipografico esacerbato da sentimenti di scorno e di vanità offesa. Tuttavia, e comunque, bisogna compiere e rispettare le formalità, adattandole a ciascun caso, perciò ha deciso il re che andassero a parlamentare con il governatore della città don João Peculiar e don Pedro Pitões, accompagnati



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.