I figli della luna by Jack Williamson

I figli della luna by Jack Williamson

autore:Jack Williamson [Williamson, Jack]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fanucci
pubblicato: 2013-04-28T16:00:00+00:00


IV

PERPLESSITÀ

Prima che Marko se ne andasse, venne a prendermi una macchina del servizio di sicurezza. Mi tennero per tre giorni in una stanza nuda dell'ex residenza cino-sovietica, mentre gli uomini si davano il turno ai registratori, chiedendomi sul conto di Tom e di Guy informazioni che io non ero in grado di fornire. L'ultimo giorno, arrivò anche Gort.

«Signor Hodian, hanno sentito suo fratello invitare lei e Nick e Kyrie a tentare la sorte insieme a lui. E le ha dato dello schlemiel quando gli ha risposto di no, se lo ricorda?» Il suo assonnato sguardo felino mi scrutò. «Dovrà spiegarci che cosa voleva.»

Ma io non ero in grado di spiegare il significato della proposta di Tom. Non sapevo perché il serpente fosse venuto a far visita a Skygate proprio quella notte. Non ero in grado di dirgli come fosse stata aperta la cassaforte del Quartier Generale. E non sapevo neppure in che modo Tom e Guy si fossero allontanati dalla mesa portandosi via il tetraedro.

«Farà meglio a parlare,» mi ammonì il suo rauco sussurro. «Prima che adoperiamo i sieri biochimici della verità.»

Ero in preda alla nausea per la paura, la mattina dopo, quando i suoi uomini mi condussero al Quartier Generale, ma non mi sottoposero a nessun trattamento con i sieri della verità. Invece Thorsen mi venne incontro, strascicando i piedi, fin sulla soglia del suo ufficio: era pallido e debole, e aveva quasi l'aria di volersi scusare.

«Hodian, siamo disperati.» Mi porse la mano malferma. «Credo che lei non lo sappia, ma banchi di quella strana nebbia hanno incominciato a salire sulle coste occidentali del Messico. Sale durante la notte, e quando spunta il Sole ritorna nel mare. Ha coperto due o tre villaggi di pescatori. Quando se ne va, i villaggi sono vuoti. Le persone, gli animali, persino le esche per i pesci sono spariti. Nessuno sa che cosa ci sia dentro alla nebbia... né dove abbia intenzione di arrivare.»

Tornò barcollando alla sua scrivania, e m'invitò a sedere con un cenno.

«Pensiamo che siano invasori... invasori venuti da un altro biocosmo. Da Venere o, ancora più probabilmente, da Mercurio, abbiamo scoperto certi indizi che ci fanno ritenere che siano alleati con i serpenti. Sospettiamo che suo fratello fosse in contatto con loro... servendosi di tetraedri fatti con la ghiaia lunare come mezzi di comunicazione. È per questo che l'abbiamo interrogato.»

Afflosciato dietro alla scrivania, fece una pausa, come per richiamare la sua vitalità esausta.

«Lei è la nostra pista migliore, Hodian. È il fratello di Hood e il migliore amico di Guy.»

Il suo braccio tremante fece un gesto d'impotenza.

«Spero... spero che ci vorrà dare tutto l'aiuto che potrà.»

Quando gli ripetei nuovamente che non ero in grado di aiutarlo, si limitò ad alzare le spalle ed a fissarmi, senza pronunciare minacce. Mi chiesi se quella sua nuova mitezza rifletteva un po' della bontà di Suzie. Lei era rimasta a Skygate durante gli anni dell'assenza di Thorsen: aveva lavorato nella nursery e nel laboratorio, qualche volta aveva preso parte alle nostre festicciole, ma aveva



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