I nuovi nonni by Anna Laura Zanatta

autore:Anna Laura Zanatta [Zanatta, Anna Laura]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: sociologia, Farsi un'idea
editore: il Mulino
pubblicato: 2013-02-14T23:00:00+00:00

A ciò può aggiungersi un senso di mancato riconoscimento: secondo una recente ricerca, la grande maggioranza degli europei pensa che il contributo degli anziani alla cura di membri della famiglia non sia abbastanza apprezzato nel proprio paese.

La ricerca Share conferma, per i nonni europei, altri dati che già conosciamo o che sono facilmente intuibili: la probabilità che i nonni si prendano cura dei nipoti diminuisce con l’avanzare dell’età, sia per ragioni di salute dei primi, sia perché i nipoti crescendo hanno meno bisogno di cure materiali, ma rimane comunque abbastanza elevata e in ogni caso questo non significa che i loro rapporti non possano continuare con modalità e contenuti diversi e che magari la direzione degli aiuti possa cambiare.

Nonostante la maggiore facilità delle comunicazioni a distanza, la vicinanza geografica conferma di essere un fattore molto importante per il funzionamento della rete di sostegno intergenerazionale: la probabilità di fornire aiuto da parte dei nonni diminuisce con l’aumentare della distanza abitativa, soprattutto se consideriamo la cura regolare. Si conferma anche che i nonni materni sono più coinvolti di quelli paterni nell’attività di cura e che quando la madre è lavoratrice, l’impegno dei nonni è maggiore.

A causa dell’aumento della durata della vita, non poche nonne (ma vale sempre più anche per i nonni) sono impegnate su due fronti: la cura dei nipoti e quella dei loro vecchi genitori (i bisnonni), spesso anch’essi bisognosi di aiuto e di assistenza personale. Circa una persona su cinque tra quelle che hanno almeno un genitore e un figlio adulto vivente appartiene alla cosiddetta «generazione sandwich», che fornisce aiuto sia ai propri genitori sia ai figli adulti, prendendosi cura dei nipoti. In tutti i paesi, è soprattutto la generazione del baby boom, quella dei giovani anziani intorno ai 60 anni, a trovarsi in questa condizione. La ricerca condotta da Attias-Donfut e Segalen in Francia documenta che non sono pochi i nonni che, pur continuando l’attività lavorativa, si occupano sia dei genitori anziani sia dei nipoti (circa una nonna su quattro e un nonno su cinque).

Anche in questo caso, però, il rischio concreto che i nonni corrono è quello del sovraccarico, sia materiale sia psicologico, come testimonia questa nonna francese, schiacciata tra un sentimento di obbligo morale verso la nipotina (non vuole apparire come «una nonna indegna») e una situazione familiare molto pesante e impegnativa:

Quando devo occuparmi di mio padre che mangia a ore fisse, dell’altro [il figlio], che mi porta la bambina da badare, non posso dire di no, altrimenti passo per una nonna indegna… il marito che è di malumore, il piccolo [il figlio più giovane] che cerca lavoro e non è facile, allora non bisogna demoralizzarlo… Allora, quando debbo fare da mangiare per tutti, a volte mi viene voglia di andare a letto e di fare la morta… [ride] e di dire mi avete seccato tutti.

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