Il bisogno di pensare by Vito Mancuso

Il bisogno di pensare by Vito Mancuso

autore:Vito Mancuso [Mancuso, Vito]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti
pubblicato: 2017-10-08T22:00:00+00:00


33. La grande vibrazione

Un giorno mi giunse un’intuizione come da altrove (le intuizioni e le idee originarie sembrano sempre venire da altrove, «da fuori» diceva Aristotele). Mi colpì il fatto che in latino il termine «verità», veritas, ha la medesima radice del termine «primavera», ver. Tale legame tra veritas e ver è solo una mera coincidenza? Io non sono un linguista né un filologo, ma a mio avviso questo legame attesta che originariamente il concetto di verità non si riferiva alla semplice esattezza (verità scientifica) né a un’immutabile dottrina (verità religiosa), ma era sorto per esprimere il dinamismo naturale che fa fiorire e rifiorire la vita, esattamente come avviene alla natura in primavera. Per questo, tra l’altro, il colore primaverile per eccellenza è stato chiamato «verde», in latino viridis, con la medesima radice vr. E sempre per questo la parte più importante del linguaggio è detta verbum, con la medesima radice vr.

Tale radice vr si ritrova anche nei termini tedeschi per «vero» (wahr) e per «verità» (Wahrheit), e nel termine sanscrito vrsti, che viene spiegato così: «Letteralmente “pioggia”. Luce del mondo che cade come una pioggia, afflusso di pensieri luminosi. Vrsti è la manifestazione della coscienza superiore nella nostra vita, la pienezza spirituale».4

A mio avviso tutto ciò merita di essere attentamente considerato. Le antiche lingue indoeuropee ci consegnano la radice vr connessa alla primavera, alle piogge primaverili e alla verità, la quale perciò non va primariamente intesa come formula o come dottrina, ma come «luce del mondo che cade come pioggia» e fa rifiorire la natura.

Ora scusate, ma vi invito a pronunciare ad alta voce vr. Forza, dite vr vr vr vr vr. Di nuovo, per favore, anche chi finora non l’ha fatto: vr vr vr vr vr. Non sentite come il suono di un motore che cerca di mettersi in moto? Che cos’è questo motore? Io credo che qui abbiamo a che fare con la riproduzione, intuita dalla mente archetipale, della vibrazione originaria dell’essere come energia: dell’essere come grande onda. Energia significa «al lavoro», in questo caso potremmo dire «in moto»: vr vr vr vr vr. Mediante la radice vr e le parole che ne derivano la mente capta l’energia che si mette in moto e che produce lavoro. L’energia è una grande vibrazione, una musica originaria, primigenia, e si espande come una grande onda. Noi siamo all’interno di questo processo e più saremo conformi alla sua logica relazionale servendone la fioritura, più a nostra volta fioriremo.



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