Il cielo che ci cade sulla testa by Ettore Perozzi

Il cielo che ci cade sulla testa by Ettore Perozzi

autore:Ettore, Perozzi [Perozzi, Ettore]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: La cultura scientifica, Farsi un'idea
ISBN: 9788815328885
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2016-09-14T22:00:00+00:00


Fabio Bartolomei

3.

Magiche comete

Dove si raccontano storie di comete: da portatrici di sfortuna cosmica a inseminatrici di vita galattica. Le regioni di origine, gli incontri con i pianeti, la composizione ghiacciata. E due grandi successi dell’esplorazione spaziale europea: le missioni Giotto e Rosetta.

Per gran parte della storia umana fugare le tenebre della notte ha rappresentato un problema serio: sapere quello che accadeva in cielo non era quindi solo una scienza ma anche una necessità e, a volte, una forma di intrattenimento. Se aveste chiesto a un terrestre di allora cosa accadesse lassù di interessante vi avrebbe risposto senza esitazione: Luna, eclissi, pianeti, comete! Fino all’invenzione del telescopio erano infatti i soli corpi celesti in grado di distrarre l’occhio allenato di chi era abituato a usare stelle e costellazioni per calcolare l’ora e le stagioni. La Luna con le sue fasi scandiva lo scorrere mensile del tempo, i cinque pianeti visibili a occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) con le loro mutevoli geometrie mettevano alla prova le nascenti scienze astronomiche, l’oscurarsi del Sole in pieno giorno o il tingersi di rosso del disco lunare incutevano quel misto di timore e di sacralità che da sempre accompagna sulla Terra gli avvenimenti celesti. Questi fenomeni erano in varia misura prevedibili – anche le eclissi, per le quali gli antichi Caldei avevano scoperto il Saros, un periodo di 18 anni e 10 (o 11 giorni, a seconda del numero di bisestili inclusi) che garantisce il ripetersi di una sequenza di eclissi di Sole e di Luna. Solo l’apparizione di una cometa sfuggiva (e in parte sfugge ancora) ogni anticipazione. Potevano passare svariati decenni senza che nessuna «stella con la coda» brillasse nel cielo e poi, improvvisamente, nel giro di pochi anni ne poteva giungere più di una. Come non ricordare il 1996, un anno magico in cui si è potuto osservare a occhio nudo e quasi in contemporanea il passaggio delle comete Hyakutake e Hale-Bopp, dopo un digiuno durato vent’anni?



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