Flatlandia by EDWIN A. ABBOTT

Flatlandia by EDWIN A. ABBOTT

autore:EDWIN A. ABBOTT
La lingua: ita
Format: mobi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


§ 14. - Sui miei vani tentativi di spiegare la natura della Flatlandia

Ritenendo che fosse giunto il momento di far scendere il Monarca, dai suoi voli lirici, al piano del senso comune, decisi di tentare di schiudergli qualche barlume della verità, vale a dire della natura delle cose nella Flatlandia. Incominciai così: «Come fa Vostra Maestà a distinguere la forma e la posizione dei suoi sudditi? Da parte mia, prima di entrare nel vostro Regno ho notato, mediante il senso della vista, che alcuni vostri sudditi sono Linee e altri Punti, e che alcune delle Linee sono più grandi...». «State parlando di una cosa impossibile» m'interruppe il Re. «Dovete aver avuto una visione; perché scoprire la differenza fra una Linea e un Punto mediante il senso della vista è, per la natura delle cose e come ognuno sa, impossibile. Ma si può scoprire mediante il senso dell'udito, e con questo mezzo la mia forma può essere esattamente determinata. Osservatemi... io sono una Linea, la più lunga della Linelandia, più di quindici centimetri di Spazio...». «Di Lunghezza» ebbi l'ardire di correggerlo. «Sciocco!» disse lui. «Lo Spazio è Lunghezza. Interrompetemi un'altra volta e non parlerò più».

Io chiesi scusa; ma lui continuò in tono di scherno: «Dal momento che siete tetragono alla voce della ragione, sentirete con le vostre orecchie come mediante le mie due voci io riveli la mia forma alle mie mogli, che in questo momento si trovano a diecimila chilometri, settanta metri e sessantotto centimetri di distanza, l'una a Nord, l'altra a Sud. Ascoltate, ora le chiamo».

Cinguettò, e poi continuò in tono compiaciuto: «In questo momento le mie mogli, ricevendo il suono di una delle mie voci, subito seguìto da quello dell'altra, e notando che la seconda le raggiunge dopo un intervallo in cui il suono può percorrere cm 17,132, ne deducono che una delle mie bocche è di cm 17,132 più lontana da loro che l'altra, e in conseguenza sanno che la mia forma è di cm 17,132. Ma naturalmente vi renderete conto che le mie mogli non fanno questo calcolo ogni volta che sentono le mie due voci. Lo hanno fatto, una volta per tutte, prima che ci sposassimo. Ma potrebbero farlo in qualsiasi momento. E allo stesso modo, mediante il senso dell'udito, io posso dedurre la forma di ogni mio suddito Maschio».

«Ma,» dissi io «e se un Uomo con una delle sue due voci imitasse la voce di una Donna, o se camuffasse la sua voce Meridionale in modo da non farla riconoscere per l'eco di quella Settentrionale? Inganni consimili non possono causare gravi inconvenienti? E avete i mezzi per controllare frodi di questo genere, ordinando ai vostri sudditi vicini di tastarsi a vicenda?». Questa naturalmente era una domanda molto stupida, perché il Tastarsi non sarebbe servito allo scopo; ma l'avevo posta col proposito di irritare il Monarca, e vi riuscii alla perfezione.

«Cosa!» gridò inorridito. «Spiegatemi che volete dire». «Tastarsi, toccarsi, entrare in contatto» risposi. «Se per tastarsi» disse il Re «intendete avvicinarsi tanto da non lasciare



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