Il desiderio by Frédéric Lenoir

autore:Frédéric Lenoir [Lenoir, Frédéric]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Baldini+Castoldi
pubblicato: 2024-06-19T18:12:10+00:00

Si constata anche, stavolta più negli adulti, un desiderio di mangiare meglio e in particolare di dominare il bisogno di alimentarsi in modo continuo e compulsivo. Le religioni hanno quasi tutte imposto dei periodi di digiuno al fine di educare l’essere umano al controllo della sua pulsione di fame: lo Yom Kippur per gli ebrei, la quaresima per i cristiani, il ramadan per i musulmani, numerosi digiuni nell’induismo… Un numero sempre maggiore di occidentali riscopre ai giorni nostri, in maniera laica, le virtù del digiuno. In Francia esistono decine di centri, come La Pensée Sauvage, che organizzano e dirigono dei soggiorni più o meno lunghi di digiuno totale o idrico (si continua a bere dell’acqua e qualche volta dei succhi di frutta o di legumi). Le virtù mediche del digiuno regolare sono conosciute sin dall’antichità. E gli antichi avevano anche constatato che l’astensione dal cibo aveva la virtù di chiarire la mente. È la ragione per cui Pitagora e Socrate lo praticavano e lo raccomandavano ai loro discepoli. Io ne pratico uno di una settimana ogni qualche anno e posso confermare questo fatto: trascorsa l’astinenza dei due primi giorni, in cui bisogna resistere all’impulso della fame ed è possibile avere dei mal di testa, poi si avverte che la mente e il corpo diventano più leggeri. Le idee sono chiare, le intuizioni più frequenti. Il digiuno permette anche di sviluppare una libertà interiore imparando a controllare le proprie pulsioni. Gandhi considerava la pratica del digiuno una condizione necessaria per dominare la propria sessualità: non si può mantenere la propria sessualità sotto controllo se si è incapaci di controllare e dominare la fame e l’organo del gusto. L’idea fondamentale è dunque quella di imparare a lottare con la tirannia del nostro cervello primario.

È così che vediamo anche diffondersi da qualche anno dei digiuni di altro tipo: quello della disassuefazione dalle informazioni, in particolare da Internet. Nascono così un po’ ovunque centri dedicati a questo tipo di digiuni, allo scopo di aiutare i giovani cittadini diventati dipendenti dal loro smartphone e dal loro computer a «staccarsene» per un certo periodo di tempo. Più in generale, sempre più persone, e anch’io ne faccio parte, limitano il tempo dedicato a informarsi, sia che avvenga attraverso i media tradizionali o tramite Internet. Personalmente, è una decina d’anni che ho deciso di non dedicare più di venti minuti al giorno all’attualità, cosa che non m’impedisce di leggere articoli di fondo legati a un soggetto preciso o di guardare dei documentari. Ma ho constatato che il fatto di essere immerso quotidianamente nelle informazioni creava ansia, dipendenza ed era dispendioso in termini di tempo. È così che, per la preoccupazione di collegare e dominare il corpo e la mente, già da molti decenni hanno preso piede in tutto il mondo tecniche orientali di controllo del respiro, come nello yoga e nella meditazione.

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