Cogli l'attimo by Osho

Cogli l'attimo by Osho

autore:Osho [Osho]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2024-02-13T00:00:00+00:00


È semplice!

Pensavo che la meditazione fosse una cosa semplice. Ma vedendo le persone fare Vipassana, ho perso ogni speranza di diventare mai un buon meditatore. Per favore, dammi un piccolo incoraggiamento.

La meditazione è semplice. Proprio perché è semplice, sembra difficile. La tua mente è abituata ad avere a che fare con problemi difficili, e ha completamente dimenticato come rispondere alle cose semplici della vita. Più una cosa è semplice, più sembra difficile alla mente, perché la mente è molto efficiente nel risolvere cose difficili. È stata addestrata a risolvere cose difficili, non sa come affrontare quelle facili.

La meditazione è semplice, la tua mente è complicata. Non è un problema creato dalla meditazione. Il problema deriva dalla tua mente, non dalla meditazione.

La Vipassana è la più semplice meditazione del mondo. Con la Vipassana il Buddha si è illuminato e anche molte altre persone si sono illuminate, più che con ogni altro metodo. Vipassana è il metodo. Certo, ne esistono altri, ma hanno aiutato solo poche persone. La Vipassana ne ha aiutate migliaia ed è veramente molto semplice, non è come lo Yoga. Lo Yoga è difficile, arduo, complesso. Devi torturarti in molti modi: distorcere il tuo corpo, contorcerlo, stare seduto in questo o quel modo, torturarti, stare sulla tua testa; esercizi su esercizi... ma lo Yoga sembra avere molto fascino sulle persone. La Vipassana è così semplice che non la prendi affatto in considerazione. In effetti, avvicinandosi alla Vipassana per la prima volta, una persona dubita che possa essere chiamata meditazione. Che cos’è?

Nessun esercizio fisico, nessun esercizio di respirazione; un fenomeno molto elementare: semplicemente osservare il tuo respiro che entra, che esce... finito, questo è il metodo; seduto in silenzio, osservi il tuo respiro che entra, che esce, senza perdere il suo percorso, questo è tutto. Non devi cambiare la tua respirazione, non è pranayama, non è un esercizio di respirazione, in cui devi fare profondi respiri, esalare, inalare, no. Lascia che la respirazione sia semplice, così com’è. Devi solo conferirle una nuova qualità: la consapevolezza. Il respiro esce, osserva; il respiro entra, osserva. Diventerai consapevole: il respiro che tocca le tue narici in un certo punto, e diventerai consapevole. Ti puoi concentrare là: il respiro entra, senti il tocco del respiro sulle narici; poi esce, senti ancora il tocco. Rimani lì, sulla punta del naso. Non è che devi rimanere concentrato sulla punta del naso, devi solo rimanere attento, essere consapevole, osservare. Non è concentrazione. Non perderlo, solo continua a ricordartelo. All’inizio lo perderai in continuazione, allora ritorna lì. Se per te è difficile – per alcune persone è difficile osservarlo in quel punto – allora puoi osservare il respiro nella pancia. Quando il respiro entra, la pancia si solleva; quando il respiro esce, la pancia si abbassa. Continui a osservare la tua pancia. Se hai davvero la pancia, questo ti sarà d’aiuto.

Ci hai fatto caso? Se guardi le statue indiane del Buddha, queste statue non hanno la pancia, in effetti non ne hanno per niente. Il Buddha sembra un atleta perfetto: spalle in fuori, pancia in dentro.



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