Etica e animali by Federico Zuolo

Etica e animali by Federico Zuolo

autore:Federico, Zuolo [Zuolo, Federico]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Filosofia, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815339003
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2018-09-14T22:00:00+00:00


2. Come giustificare moralmente la ricerca sugli animali?

Dal punto di vista normativo, la questione della ricerca sugli animali replica grosso modo la discussione sull’ammissibilità dell’uso degli animali per fini alimentari. Pertanto, qui non discuteremo in dettaglio la posizione delle teorie dei diritti animali poiché non si aggiungerebbe niente a quanto già visto nel paragrafo precedente. La questione della ricerca, però, è in parte differente da quella alimentare perché, almeno nei paesi occidentali, ogni protocollo di ricerca deve essere preliminarmente approvato da una commissione etica. È vero che anche gli allevamenti per fini alimentari devono sottostare, se non altro nella gran parte dei paesi occidentali, a regole che limitano l’abuso nei confronti degli animali e impongono standard più o meno esigenti allo spazio vitale degli animali, al modo in cui devono essere trasportati e soprattutto macellati. Ma nel caso della ricerca, nonostante il fatto che ci siano variazioni rilevanti e ampie tra paese e paese, c’è un principio comunemente accettato, almeno tra i paesi occidentali, che si chiama la «regola delle 3R»: ridurre, rimpiazzare, raffinare (reduce, replace, refine). Tale triplice regola prescrive di ridurre il numero degli animali su cui si fanno esperimenti; di rimpiazzare, ove possibile, gli animali con un sistema nervoso più sviluppato con quelli con un sistema meno sviluppato (in modo da causare meno sofferenza in assoluto o da causarla a esseri con uno status morale più basso); e, infine, di raffinare il tipo di esperimenti, ovvero di progettare esperimenti che implichino la minore sofferenza possibile (ad esempio attraverso l’uso di analgesici)[3]. La regola delle 3R è stata accusata di essere troppo timida e debole di fronte alla gran massa degli esperimenti. Tale regola, infatti, è sottoposta implicitamente o esplicitamente alla clausola che questi cambiamenti siano compatibili con il perseguimento della ricerca. Essa, infatti, accorda comunque priorità agli interessi umani. È vero che questa regola mira esclusivamente a miglioramenti e non all’abolizione della ricerca animale. Ed è anche vero che è sottoposta a una grande variabilità contestuale ed economica nel senso che, ad esempio, il principio che richiede di raffinare la ricerca in maniera meno invasiva nei confronti degli animali non pone un requisito assoluto, costi quel che costi, ma solo entro limiti di fattibilità. Tuttavia sarebbe ingeneroso sottovalutare l’importanza di questa regola poiché ha comunque introdotto un modo per valutare gli interessi animali nell’ambito dei comitati di approvazione dei protocolli di ricerca. Vale a dire che ha comunque richiesto di giustificare la ricerca sugli animali di fronte ad altre alternative. Questo ha determinato una costante diminuzione del numero di animali impiegati. Inoltre, ha imposto per lo meno uno standard minimo che è dipendente dalle contingenze, ma evolve e può diventare via via più stringente [Pollo 2004].

Prendendo in considerazione le diverse prospettive etiche sulla ricerca animale, possiamo molto velocemente vedere che la teoria dei diritti animali è unanimemente contraria all’uso degli animali nella ricerca. Francione [2007] sostiene esplicitamente che la ricerca sugli animali deve essere bandita anche per quei (secondo lui pochi) casi in cui può essere utile



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