Il Giardino Segreto by Burnett Hodgson Frances

autore:Burnett Hodgson Frances
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 88-424-0126-9
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
pubblicato: 1991-10-14T16:00:00+00:00

XXI. Ben Weatherstaff

Una delle cose strane della vita di questo mondo è che solo qualche volta uno si sente veramente contento di vivere. Succede, per esempio, se ti alzi presto una mattina e assisti a quel meraviglioso, indescrivibile spettacolo che sono l'alba e il sorgere del sole. Se in un momento così si riesce a dimenticare tutto e a guardare solo il cielo che da pallido va prendendo colore, il misterioso spettacolo ti prende alla gola e ti fa commuovere davanti a tanta bellezza che pur si ripete ogni giorno da migliaia di migliaia di migliaia di anni e ti senti felice di poterci assistere.

Succede, per esempio, se ti trovi solo in un bosco al tramonto e riesci ad ascoltare le cose meravigliose che ti ripetono, senza che le tue orecchie possano intenderle, i raggi del sole che se ne va e che ti raggiungono come una pioggia d'oro attraverso i rami e le foglie degli alberi. Succede, per esempio, se in una splendida notte stellata alzi gli occhi verso la cupola scura trapunta da milioni di puntini tremuli e lucenti. Succede, talvolta, se ascolti un pezzo di musica; o se ti specchi negli occhi di una persona che ami.

Così, in uno di questi momenti magici si trovò Colin quando, per la prima volta nella sua vita vide, ascoltò, sentì la primavera fra le quattro alte mura del giardino segreto.

Quel pomeriggio sembrava che tutto l'universo si fosse dedicato con amore a un solo ragazzino, per fargli assaporare la radiante bellezza della natura condensata in un giardino. Più di una volta Dickon aveva smesso di lavora re ed era rimasto fermo, come incantato, con i grandi occhi spalancati:

«Che cannonata questo pomeriggio!» era poi sbottato a dire. «Pensate che io ho dodici anni, vado per i tredici... ce ne saranno stati di pomeriggi in tredici anni, no? Eppure questo di oggi mi sembra speciale, veramente mi sembra di non aver mai avuto un pomeriggio così!»

«Sì, è veramente straordinario» approvò Mary esprimendo la sua gioia con un respirone «per me è il pomeriggio più bello che ci sia mai stato sulla terra!»

«Ma tu pensi» chiese esitando Colin, in dialetto «tu pensi che questo sia... sia fatto... succeda apposta per me?»

«Tuoni e fulmini» scherzò Mary «abbiamo un concorrente temibile per parlare in dialetto! Bravo!»

Risero tutti: si sentivano proprio felici.

La carrozzella di Colin era stata sistemata sotto un susino tutto bianco di fiori; intorno ai delicatissimi calici danzavano e cantavano le api. Sembrava un baldacchino fatto apposta, con musica e tutto, per il trono di un re di fiaba. C'erano lì vicino anche dei ciliegi in fiore e dei meli che avevano una sfumatura di rosa nei loro rami, sui quali c'erano fiori già sbocciati ed altri ancora in boccio. Fra i rami del baldacchino occhieggiavano dei pezzetti azzurri di cielo che sembravano voler partecipare alla gioia dei tre ragazzi.

Mary e Dickon si dettero un po' da fare qua e là; Colin li osservava. Ora uno ora l'altra gli portavano qualcosa da ammirare da vicino:

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