Il giardino segreto by Frances Hodgson Burnett & R. Reim

Il giardino segreto by Frances Hodgson Burnett & R. Reim

autore:Frances Hodgson Burnett & R. Reim
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Contemporary Fiction, Contemporary, Foreign Language Fiction, Foreign Languages, Literature & Fiction, Classics, Italian
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2012-01-04T23:00:00+00:00


Capitolo quindicesimo. La costruzione del nido

Dopo un’altra settimana di pioggia, comparve di nuovo la volta azzurra del cielo e un bel sole caldo tornò a brillare. Mary non era mai potuta andare nel giardino segreto a incontrare Dickon, ma si era lo stesso divertita moltissimo. La settimana non le era parsa affatto lunga: ogni giorno aveva passato qualche ora insieme a Colin, nella sua stanza, parlando di rajah oppure di giardini, di Dickon e della sua piccola casa in mezzo alla brughiera. Avevano sfogliato insieme parecchi bellissimi libri illustrati; a volte Mary aveva letto ad alta voce per Colin, altre volte Colin aveva letto ad alta voce per lei... Nei momenti in cui si divertiva ed era interessato a qualcosa, Colin non sembrava affatto un malato, anche se il suo viso restava sempre pallido e lui non si muoveva dal divano.

«Siete una ragazzina davvero furba», le disse una volta Mrs Medlock. «Quella notte non avreste dovuto tendere l’orecchio, alzarvi dal letto e andarvene in giro a curiosare... Ma lo avete fatto, e bisogna ammettere che è stata una specie di benedizione per tutti noi. Da quando avete fatto amicizia non gli è più venuto un solo attacco o una crisi di pianto. Pensate che l’infermiera stava per rinunciare al suo lavoro perché non ne poteva più, ma ora che le state dando una mano», aggiunse ridendo, «ha deciso di restare».

Nei suoi discorsi con Colin, Mary si era mantenuta molto prudente riguardo al giardino segreto. Visto che stavano diventando amici, voleva prima scoprire alcune cose sul suo conto, ma sentiva di doverlo fare senza porgli domande dirette, capire se era tipo da potergli confidare un segreto. Non era per nulla simile a Dickon, ma l’idea del giardino segreto lo affascinava moltissimo, e Mary pensava che forse avrebbe dovuto concedergli la sua fiducia, ma non lo conosceva abbastanza per esserne del tutto sicura. In secondo luogo – posto che ci si potesse fidare di lui – sarebbe stato possibile portarlo nel giardino senza che nessuno venisse a saperlo?... Quel famoso medico aveva detto che Colin aveva bisogno di aria aperta, e Mary era convinta che se avesse conosciuto Dickon e il pettirosso, se avesse visto i piccoli germogli verdi spuntare dalla terra forse non avrebbe più pensato tanto alla morte.

Da ultimo si era guardata diverse volte allo specchio, e si era resa conto che, rispetto alla bambina che aveva visto riflessa al suo arrivo dall’India, il suo aspetto era alquanto mutato. Si era fatta assai più graziosa, e anche Martha lo aveva notato.

«L’aria della brughiera comincia a giovarvi», le aveva detto. «Non siete più giallastra e magra come prima. Anche i vostri capelli sono migliorati, sembra che abbiano ripreso vita».

«Proprio come me», rispose Mary. «Stanno crescendo più folti e più robusti».

«Si direbbe proprio di sì», confermò Martha arruffandoglieli scherzosamente attorno al viso. «Non siete più bruttina come qualche mese fa, e vi si sono colorite le gote».

Se i giardini e l’aria aperta avevano fatto così bene a lei, forse avrebbero giovato anche a Colin.



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