Il lavoro del lavoro by Aldo Bottini Alberto Orioli

Il lavoro del lavoro by Aldo Bottini Alberto Orioli

autore:Aldo Bottini, Alberto Orioli
La lingua: ita
Format: epub
editore: IlSole24Ore Publishing and Digital


AB — La formazione è il tema centrale per il futuro del lavoro. Su questo concordano tutti gli osservatori e le persone che operano sul campo. Ed è un tema che presenta più sfaccettature. Innanzitutto c’è la necessità di aggiornare continuamente le competenze interne per tenere testa ai cambiamenti sempre più veloci delle modalità e degli strumenti di produzione. Ruoli e mansioni non sono più fissi nel tempo, e questo richiede un continuo impegno in programmi costanti e continuativi di upskilling e reskilling del personale in forza.

Non si tratta solo di competenze tecnologiche o comunque “hard”, legate alla capacità di svolgere determinati compiti. Soprattutto a livello manageriale, i nuovi contesti lavorativi richiedono lo sviluppo di soft skills: leadership, flessibilità, resilienza, creatività, gestione del tempo, capacità di comunicare e gestire i rapporti interpersonali e i conflitti. L’attenzione alla formazione interna e l’esistenza di efficaci programmi di sviluppo delle competenze non sono soltanto una necessità produttiva. Sono anche un decisivo fattore per attrarre e trattenere le persone. Quello che un datore di lavoro è in grado di offrire in termini di sviluppo delle competenze e di crescita professionale è sempre più spesso decisivo per la scelta dell’azienda dove lavorare.

Secondo un recente rapporto McKinsey, negli Usa le opportunità formative nel posto di lavoro sono al terzo posto per importanza nella considerazione dei lavoratori, subito dopo la crescita professionale e la retribuzione. Non è un caso che il diritto alla formazione abbia iniziato a fare la sua comparsa nei contratti collettivi, a partire da quello nazionale dei metalmeccanici del 2016. Lo stesso legislatore, già nella riforma del 2015 sul cambio di mansioni, collega a un obbligo formativo il passaggio da una posizione professionale a un’altra.

Più recentemente, nel 2020 e in piena pandemia, è stato introdotto lo strumento del Fondo nuove competenze, rafforzato dal Pnrr e finanziato dall’Unione europea (React-Eu) per 1 miliardo di euro. Il Fondo è gestito da Anpal e consente alle aziende, con accordo sindacale, di rimodulare l’orario di lavoro per destinarne una parte ad attività formative di aggiornamento professionale. Il costo delle ore utilizzate per la formazione viene in larga misura (60% della retribuzione e 100% dei contributi) posto a carico del Fondo. Resta a carico dell’azienda il costo dei formatori e delle strutture eventualmente utilizzate, per il quale è però possibile far ricorso ai fondi interprofessionali. Il progetto formativo, per essere finanziato, deve prevedere la verifica dei fabbisogni formativi, un assessment iniziale e una verifica finale dei risultati. La seconda edizione del bando Anpal, dell’autunno 2022, riserva il finanziamento all’aggiornamento professionale delle competenze legate alla transizione digitale ed ecologica.

Al di là di alcune storture e difficoltà applicative, si tratta di uno strumento piuttosto interessante, non solo perché testimonia l’interesse pubblico per le attività di riqualificazione professionale della forza lavoro, ma anche perché collega la riduzione (finanziata) dell’orario di lavoro con la formazione. L’intervento potrebbe originare una piccola rivoluzione culturale se innescasse, ad esempio, l’idea che ogni intervento della cassa integrazione debba essere accompagnato da iniziative formative di riqualificazione. Si potrebbe



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