Il mistero delle sette sfere by Bignami Giovanni

Il mistero delle sette sfere by Bignami Giovanni

autore:Bignami, Giovanni [Bignami, Giovanni]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Parte seconda

Marte, i pianeti, le stelle

Prologo 2

Addio Jules, fedele compagno di avventure e di esplorazione in terra, mare e cielo, fino alla Luna. Adesso noi andiamo a bucare altre sfere, molto, ma molto più in là, che tu non hai mai osato neanche sognare. Ora, quasi un secolo e mezzo dopo le tue bellissime opere di fantasia, è giusto che l’esplorazione presente e futura ci porti sempre più lontano, come richiede tutta la nostra storia, ininterrottamente e con passo sempre più accelerato, fin da quando uscimmo dall’Africa, figli di un’unica, laica Eva africana vissuta 143.000 anni fa.

Con decine di missioni spaziali robotiche siamo già stati al di là della Luna, anzi, in tutto il sistema solare. Addirittura, quattro oggetti fatti dall’uomo, quattro sonde planetarie della NASA, sono già uscite dal sistema solare e sono in viaggio a esplorare lo spazio fra le stelle. Racconteremo la storia dell’esplorazione robotica della sfera +3, una sfera alla quale daremo un considerevole «spessore»: si estenderà dall’orbita di Marte fino ai confini del sistema solare.

Il raggio interno della sfera +3, l’orbita di Marte, è circa mille volte quello della sfera +2, ovvero l’orbita della Luna, a sua volta mille volte più grande del raggio della sfera +1. La sfera +3, per nostra arbitraria convenzione, avrà poi il suo raggio esterno ai confini del sistema solare, qualche migliaio di volte più in là dell’orbita di Marte. Gradevolmente simmetriche queste sfere.

Dopo la robotica, in corso da tempo, toccherà a noi esplorare la sfera +3. Meglio prepararsi, cioè descrivere, o immaginare, come si possa fare. Pochi sanno che von Braun, raggiunta la Luna con la chimica, nel 1969 era pronto a organizzare una spedizione umana su Marte in una dozzina d’anni, usando quella che allora sì era quasi fantascienza: una flotta di astronavi spinte con energia nucleare da fissione. Von Braun conosceva l’energia nucleare degli anni ’60; forse in termini generali, senza grandi dettagli, ma la conosceva e fu l’unico ad avere il coraggio e il carisma di proporla in un modo credibile, in un piano realistico e ben sviluppato. Allora, per la sfera +3 ci affideremo a lui: «Zu befehl, Sturmbannführer von Braun...».

Per l’esplorazione umana di Marte, comunque, sarà facile vedere come oggi non sia necessario andare al di là dei limiti della scienza attuale, cioè delle nostre conoscenze fisiche e tecnologie della propulsione nucleare a fissione. Per farla succedere basterebbe una frase come quella pronunciata da Kennedy nel 1961, naturalmente espressa con la stessa autorevolezza. In altre parole, basterebbe volerlo, e tra vent’anni, o anche meno, saremmo su Marte.

Altra cosa è portare un equipaggio umano al di là di Marte, e ritorno, in un tempo ragionevole. Vedremo che anche di questo si può parlare (con von Braun...) senza entrare nella fantascienza. Andremo, forse, un pochino al di là dei limiti attuali della scienza, ma seguendo un rigoroso criterio fisico riguardo, per esempio, l’efficienza energetica per la propulsione. Al di là di Marte (e Giove), invocheremo una fisica nota, quella della fusione nucleare, anche se la tecnologia necessaria è ancora totalmente di là da venire.



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