Il soffio della morte (Odissea Digital) (Italian Edition) by Francesco Grimandi

Il soffio della morte (Odissea Digital) (Italian Edition) by Francesco Grimandi

autore:Francesco Grimandi [Grimandi, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-09-08T22:00:00+00:00


XVI

15 novembre, primo pomeriggio, bottega di Niccolò Garzoni

Uno sprazzo di luce squarciò la coltre di nubi che stringeva il cielo.

– Insomma, ti sei chiarito? É stata lei o no? – chiese Niccolò.

Jacopo alzò le spalle: – Che ti devo dire? Ancora non lo so.

– Allora cosa ci sei andato a fare?

Jacopo volse lo sguardo oltre l’entrata del negozio, in direzione di palazzo Rinaldi. Il pensiero di Melania era circondato da un’aura dolcissima. Se chiudeva le palpebre, era come se l’avesse ancora lì davanti. Tuttavia il ricordo gli bruciava, più di una ferita aperta.

Incrociò le braccia. Si sentiva rigido come un ceppo. Eppure, mentre era con lei, non aveva accusato neanche uno dei soliti acciacchi.

Il loro incontro era stato un volo inebriante. Finché era durato aveva provato lo slancio di un falco che va incontro al sole. E il ricordo di quei momenti, scanditi dai battiti nervosi del cuore, gli sarebbe rimasto impresso per sempre, marchiato a fuoco nella memoria.

Niccolò lo scrutò con sospetto, tra gli effluvi saponosi dei balsami e degli unguenti: – Vuoi dire che la nobildonna non ha abbozzato neppure un piccolo passo falso?

Jacopo studiò le mattonelle color cremisi del pavimento, ripercorrendo i loro discorsi. Gli era forse sfuggito qualcosa?

Un brivido gli solcò la schiena.

Ancora una volta sentì la sua voce nella testa. – È come credevo – diceva Melania con indulgenza. – Brancoli alla cieca e sei alla ricerca di un capro espiatorio che giustifichi le tue ipotesi…

Lui aveva scosso la testa, riluttante.

Allora lei gli aveva chiesto cosa volesse. Veramente.

Avrebbe voluto dirle a muso duro che era stata lei a massacrare quegli uomini, che non poteva negarlo.

Invece Melania, come se fosse la cosa più naturale del mondo, gli era venuta vicino e lui era rimasto lì, imbambolato. E non aveva saputo fare altro che fissarla, senza quasi riuscire a pensare.

Quando aveva provato a controbattere, aveva udito la sua voce arrivare da un punto lontano, come se fosse stato un altro a parlare.

Da quel punto in poi i ricordi si facevano confusi: più vi pensava e più non capiva se avesse sognato o se era davvero successo.

– Ehi, Jacopo! Che ti piglia? – Niccolò lo stava scuotendo per la manica, strattonandolo. – Ti senti bene?

– Sì, sì. Sto bene, non preoccuparti.

– Quasi non ti riconosco. Quella donna ti ha stregato.

– Be’, in un certo senso…

Niccolò gli si piazzò davanti con aria burbera: – Attento! A giocare col fuoco rischi di bruciarti. Melania Rinaldi non è una alla tua portata. Può farti molto male. Non dimenticarlo.

– Sì, hai ragione. Però…

Il volto di Niccolò si illuminò di un sorriso complice: – Aspetta un attimo. Vuoi dire… che tu e lei… No, non ci posso credere!

Jacopo gli raccontò tutto, per filo e per segno.

Alla fine Niccolò gli appioppò una pacca sulla spalla: – E bravo lo sbirro! Non avrai cavato un ragno dal buco, ma hai saputo tenere alto lo stendardo. O no?

Jacopo lo fissò. Adesso che si era scaricato la coscienza da quel peso, si rendeva conto di non esserne affatto orgoglioso.



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