Il Tao della mistica by Yves Raguin

Il Tao della mistica by Yves Raguin

autore:Yves Raguin [Raguin, Yves]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2013-07-24T22:00:00+00:00


174 Louis Gardet, La Mystique, Parigi, Presses Universitaires de France, 1970, p. 5. Quella che propongo è una traduzione libera dell’originale francese.

175 Joseph Needham, Science and Civilization in China, Cambridge, Cambridge University Press, vol. 2, 1954, p. 33.

176 A Source Book in Chinese Philosophy, tradotto e compilato da Wing-tsit Chan, Princeton, NJ, Princeton University Press, 1963, p. 7.

37. L’esperienza dell’esperienza mistica

e l’unione mistica con la Realtà

L’esperienza dell’esperienza mistica

Vi sono due problemi legati all’esperienza mistica. Il primo è capire e spiegare il modo in cui viene esperita con le nostre limitate capacità di comprensione del mistero di Dio. Il secondo è il rapporto tra la Realtà in se stessa e il modo in cui viene sperimentata, o in altre parole quanto sia oggettiva l’esperienza di questa Realtà, che per definizione trascende la comprensione degli uomini.

La prima domanda ha una risposta piuttosto facile, in quanto si basa su un discernimento psicologico e spirituale fondato sulla nostra esperienza umana. Rispondere alla seconda è invece più difficile, perché non è facile sapere quanto di quello di cui facciamo esperienza corrisponda alla Realtà stessa.

Ci sono tre modi di rapportarci a cose che normalmente sono al di là della nostra portata: 1) mediante la conoscenza; 2) mediante la fede; 3) mediante l’esperienza. Nel primo caso, conosco in maniera speculativa che vi sono cose quali Dio, lo spirito, la realtà. Devo ammettere che esistono se voglio rendere intelligibile questo mondo. Un buon esempio di ciò è l’affermazione dell’esistenza di un principio primo, o di una realtà assoluta, che chiamiamo Dio, per quanto possa essere compreso in modo differente. Quando parlo dello spirito alludo a una realtà come quella che sperimento in me, capace di conoscenza e di coscienza. Per realtà intendo il terreno soggiacente a tutte le cose, la “vera” cosa.

Nel secondo caso non posso conoscere mediante il ragionamento, poiché la mia capacità di comprensione è troppo limitata. Chiaro esempio ne è la conoscenza del modo di vivere trinitario in Dio. Certo, posso trovare molto illuminante sapere che così funziona la vita interiore di Dio. Il fatto stesso, però, mi è noto tramite una rivelazione, sebbene i filosofi abbiano cercato di identificare una analoga realtà in tre termini nella struttura dell’assoluto177.

Nel terzo caso siamo di fronte a qualcosa di più ampio rispetto alla conoscenza speculativa e a quella mediante la fede. Vi è un’esperienza, ovverosia un’apprensione diretta della realtà stessa, sebbene quest’ultima sia in sé al di là della nostra portata. L’esperienza fa da ponte tra noi e quelle realtà che si trovano al di là del nostro mondo abituale.

Ma cos’è tale esperienza? William James, nel suo Le varie forme della coscienza religiosa, la definisce come una percezione, una sensazione speciale, che sembra rivelarci la realtà dell’invisibile178. La parola “sensazione” potrebbe essere fuorviante. La si può chiamare sensazione perché ogni cosa che sperimentiamo viene a noi mediante i sensi, e ai sensi esterni ne corrispondono di interni. Tuttavia il nostro essere interiore reagisce a un’esperienza così profonda da essere inafferrabile nella sua realtà. La parola “sensazione” va



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.