Inventami by Elena Fasulo

Inventami by Elena Fasulo

autore:Elena Fasulo [Fasulo, Elena]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9781500328658
Google: 8Rh_oAEACAAJ
Amazon: 1500328650
editore: Createspace Independent Pub
pubblicato: 2014-06-27T22:00:00+00:00


12

Il rumore dell’auto fa saltare di gioia il mio cuore. La mia mamma è qui!

Appena i miei occhi si riflettono nei suoi, tutte le mie paure, le mie incertezze volano via all’istante. Ha la capacità di farmi sentire protetta e serena. Ogni mamma credo che faccia questo effetto alle proprie figlie. Insomma chi se non la propria mamma può guarire una ferita?

Per giunta la mia è la dolcezza fatta persona!

<< Mamma, finalmente>> il mio abbraccio quasi la soffoca.

<< Piccola mia>> ricambia il mio bisogno di lei.

Entriamo in casa, rimane contenta di dove vivo e la cosa la tranquillizza molto. Dopo un po’ di chiacchiere ci rechiamo all’appuntamento gastronomico con Alice.

<< Signora Marion, come va?>> Alice si precipita tra le sue braccia.

<< Alice, tesoro mio, che bello vederti>> le risponde lei.

Passiamo un oretta tutte insieme a ridere a crepapelle.

Alice torna a lavoro mentre noi rimaniamo lì il tempo di un caffè! Quando usciamo dal locale i miei occhi vedono ciò che non avrebbero mai voluto. Edward è in compagnia di una mora da mozzare il fiato e la fa accomodare nella sua macchina. Rimango a guardarli mentre si sorridono, io invece da povera deficiente rimango pietrificata da quello.

<< Grace tutto bene?>> la mamma mi sveglia dall’incubo.

<< Si mamma, dai andiamo in macchina>> con la coda dell’occhio percepisco lo sguardo di Edward su di me, mi ha vista e si sta avvicinando. Prego e supplico qualche entità divina di salvarmi da quella situazione. Per fortuna partiamo prima che lui possa raggiungerci. Dopo neanche un secondo il mio telefono si mette a squillare. È lui ma adesso non voglio e non posso rispondere e poi cosa posso dirgli? Non siamo vincolati da nessuna relazione seria.

<< Non rispondi tesoro?>> mi chiede la mamma.

<< No, è una amica la chiamerò dopo.>> spengo definitivamente il telefono e ci avviamo verso casa.

<< Senti mamma non andiamo a casa, è una bella giornata dai facciamo ancora un giro>> le dico subito. Ho pensato che lui potrebbe presentarsi lì, meglio evitare il possibile.

Cerco per tutto il pomeriggio di passare delle ore serene con la mamma, lei non si merita i miei disastri. Non voglio che si preoccupa e non saprei nemmeno come dirle che sue figlia ha accettato una relazione puramente sessuale.

Fatta ormai una certa ora, ci salutiamo vicino all’autostrada.

<< Dai ti accompagno Grace!>> mi dice.

<< No tranquilla mamma, prendo l’autobus >> quando finalmente la convinco, si avvia verso casa.

Rimango ferma a guardarla, la saluto con la mano e con il cuore. Rimasta sola devo affrontare tutto. In fondo non posso dirgli niente, e comunque non ero obbligata a presentargli mia madre. Ma se ne sono così convinta perché mi ha fatto così male ciò che ho visto?

Riaccendo il telefono, ci sono 10 chiamate e due messaggi “ Chiamami” prendo aria più che posso e recito la mia finta parte.

<< Ciao >> dico subito indifferente e apparentemente serena.

<< Mi ero preoccupato, senti non è come credi, è stato un incontro di lavoro>> mi dice.

<< Non devi giustificarti, non mi devi niente ricordi? Il nostro è solo un gioco>> gli dico io e lo memorizzo bene.



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