Io credo alle sirene: Come vivere (e bene!) in un mare di Fake News by Andrea Fontana

Io credo alle sirene: Come vivere (e bene!) in un mare di Fake News by Andrea Fontana

autore:Andrea Fontana [Fontana, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Business & Economics, Industries, Media & Communications
ISBN: 9788820380618
Google: nYkmDwAAQBAJ
editore: HOEPLI EDITORE
pubblicato: 2017-06-03T22:00:00+00:00


II.

Capite bene che il vero-finto non è una questione di poco conto. E non si può liquidare tutto e sempre con “è falso” o “è una bufala”, perché il falso produce molto spesso la verità dei fatti e la realtà delle cose, come spero di avervi suggerito con gli esempi proposti finora.

Molti falsi racconti hanno fatto sollevare le folle, dice Marc Bloch, importante storico francese, che continua ricordandoci che la vita dell’umanità è piena di false notizie, in tutta la molteplicità delle loro forme: semplici dicerie, imposture, leggende, che diventando sempre più grandi a mano a mano che passano di bocca in bocca o di scritto in scritto, si impongono per vere31. E oggi ancora di più mentre rimbalzano sui nostri smartphone.

Forse ci siete stati pochi minuti fa nel vero-finto; sicuramente ci siamo insieme, adesso, mentre voi leggete e io scrivo. È un mondo in cui l’immaginazione domina incontrastata, in cui è regina la controfattualità, ma anche le dinamiche del pensiero retrospettivo e prospettivo. Quando pensiamo a cosa abbiamo fatto ieri e a cosa faremo domani, siamo convinti che siano pensieri concreti ma, in realtà, sono contro-fattuali.

Lì Sofia può dire a sua madre che il caffè non è caduto sul pavimento ma si è sciolto nell’acqua del mare. Il dottor Robertson può dimostraci che le Sirene esistono e io posso, sospendendo la mia incredulità, prestargli fede. L’atomo è fatto di biglie. Il Millennium Bug è avvenuto davvero e un progetto segreto di un futuro governo mondiale ne ha attutito tutti gli effetti mandando indietro nel tempo un soldato in cover-mission a salvarci.

Non sembra essere qui, ma è invece vicinissimo a noi. Ogni tanto quel mondo irrompe nel nostro e lo trasforma. Altre volte è il nostro mondo che invade quello e porta scombussolamenti. Più qui di adesso.

Se prendiamo insieme i due mondi abbiamo un vero e proprio eco-sistema in cui smettiamo di pensare alla realtà come a un aut-aut tra cose vere o finte, tangibili o intangibili. Smettiamo di pensare in termini di verità/falsità.

Piuttosto iniziamo a pensare al “Reale” come qualcosa che è un et-et: una miscela di “abbastanza vero” e “piuttosto finto” perché siamo sempre in presenza di una doppia via di comunicazione in questo ecosistema: “Da un lato l’immaginazione condiziona la realtà, dall’altro la realtà plasma gli scenari creati dalla nostra immaginazione”32.

Ed è proprio questo il momento in cui i due mondi comunicano, che il cortisolo smette di diffondersi, abbassando i livelli di rabbia e stress, e inizia a circolare l’ossicitina: felicità, socializzazione, godimento.

Qui, le fake news si diffondono. A volte senza volerlo.

All’inizio non sono quasi mai cattive, non intendono minare reputazioni aziendali, commerciali, istituzionali. Non vogliono far cadere governi o spostare consensi politici, desiderano solo divertirsi un po’ e aiutarci a capire meglio il reale al di là di una unicità di visione.



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