La nave per Kobe: Diari giapponesi di mia madre by Dacia Maraini

La nave per Kobe: Diari giapponesi di mia madre by Dacia Maraini

autore:Dacia Maraini [Maraini, Dacia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General, Romanzo
ISBN: 9788858634585
Google: cUTmtd4F1MAC
editore: Bur
pubblicato: 2012-08-27T22:00:00+00:00


Per un altro periodo abbiamo vagheggiato dei grandi voli a bordo di una mongolfiera, in cui avremmo cantato e mangiato e dormito, salendo e scendendo secondo i venti, appostandoci sulle cime delle montagne, calando a toccare la pelle del mare. Avremmo portato con noi una capretta e qualche rana. Niente altro. Gli adulti non erano ammessi e neanche i topi in quella casa volante per tre sorelle.

Tutti questi sogni si sono infranti nel momento in cui la grande, ovvero io, si è innamorata di un giovanottino scuro e ridanciano che sapeva raccontare con garbo le barzellette più sceme. A quel punto mi sono allontanata dalle sorelle cercando strade più solitarie. Nel frattempo però sopravveniva una catastrofe: papà e mamà avevano deciso di separarsi... E per quanto abbia sempre teorizzato la razionalità del divorzio, credo che sia stata una perdita secca per il nostro senso dell'unità, anche fra sorelle. Un terremoto che ci ha gettate fuori dalla sicurezza degli affetti, fuori da una casa unica, fuori da una città comune, fuori dallo stesso paese. Toni infatti è andata in America a studiare, e in seguito è vissuta in Marocco dove ha preso marito e ha fatto due figlie. Io sono emigrata a Roma con mio padre, mentre Yuki è rimasta a Palermo con mamà. Poi, appena ha potuto, si è sposata anche lei con un grafico biondo e gentile ed ha messo al mondo una bellissima e difficile bambina che ha chiamato Yoi come la nonna paterna.

Le sorelle, legate dal sangue e dalle consuetudini familiari, non dovrebbero rimanere sempre insieme? Ricordo un servizio fotografico su due famose gemelle ballerine di varietà, le Kessler, così eleganti e sobrie anche quando si mettevano succinti costumi di scena, e ballavano in perfetta sintonia al suono di Da da umpa, Da da umpa...

Le due sorelle erano invecchiate, si erano sposate e poi separate e vivevano sempre insieme, forse in due appartamentini contigui, sullo stesso pianerottolo, unite per la vita. Mi sono sempre chiesta se siano solo i gemelli a condividere questo destino di fusione o possa accadere anche a fratelli e sorelle non nati nello stesso giorno.

L'immagine delle due sorelle Kessler, tanto simili da essere confuse, si sovrappone alla visione di altri due corpi uniti da vincoli gemellari: Matteo e Giovanni, due ragazzi alti, coltissimi, innamorati della musica e della matematica. Matteo era amico mio al tempo in cui vivevo da sola in via Antonazzo Romano vicino a Ponte Milvio. Mi veniva a trovare nel pomeriggio. Si sedeva sulla poltroncina di vimini e mi spiegava le leggi dell'economia. Era serio, molto serio e timidissimo. E' stato lui a farmi capire la differenza fra le tasse dirette (giuste e necessarie) e quelle indirette (ingiuste e vessatorie). "...puoi giudicare il grado di democrazia di un paese dalla quantità di tasse dirette che riesce a imporre... Naturalmente è molto più facile agire sulle tasse indirette, che non prendono soldi solo da chi ne ha, ma da tutti indiscriminatamente. E' il metodo dei governi deboli destinati a finire nelle mani dei più potenti che faranno i loro interessi ai danni dei più fragili.



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