La saggezza nel sangue by Flannery O'Connor

autore:Flannery O'Connor [O'Connor, Flannery]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Minimum Fax
pubblicato: 2021-10-04T22:00:00+00:00

7

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Il pomeriggio seguente, quando riprese la macchina, si spinse fino in campagna per accertarsi che funzionasse a dovere sulla strada libera. Il cielo era appena più chiaro del suo completo, terso e uniforme, con solo una nuvola, una larga nuvola d’un bianco accecante con riccioli e barba. Aveva percorso circa un chilometro e mezzo fuori città quando sentì schiarirsi la gola dietro di sé. Rallentò, si voltò e vide la figlia di Hawks alzarsi dal fondo e rannicchiarsi sull’asse incastrata nell’abitacolo al posto del sedile posteriore. «Sono stata qui per tutto il tempo», disse, «e tu non te ne sei mai accorto». Aveva una manciata di soffioni tra i capelli e la bocca ampia e rossa sul viso slavato.

«Che cosa ti sei nascosta a fare nella mia macchina?», disse furioso. «Io ho del lavoro da sbrigare. Non ho tempo per le stupidaggini». Poi controllò il tono di voce scontroso e distese leggermente la bocca, ricordandosi che doveva sedurla. «Certo, come no», disse. «Lieto di vederti».

Lei scavalcò lo schienale con una gambetta calzata di nero, che poi si portò dietro il resto del corpo. «Volevi dire “carina da guardare” in quel biglietto, o solo “carina” in genere?», chiese.

«Tutte e due le cose», disse lui, rigido.

«Mi chiamo Sabbath», disse la ragazzina. «Sabbath Lily Hawks. Mia madre mi ha chiamata così appena nata perché sono venuta al mondo di Sabato, poi si è girata nel letto ed è morta, e io non l’ho mai conosciuta».

«Uuuh», disse Haze. Serrò la mascella e vi si trincerò dietro, continuando a guidare. Non desiderava la compagnia di nessuno. Il piacere che gli davano l’automobile e il pomeriggio era svanito.

«Lui e lei non erano sposati», proseguì la ragazzina, «e questo fa di me una bastarda, ma non posso farci niente. È stata una cosa che ha fatto lui a me, non che ho fatto io a me stessa».

«Una bastarda?», mormorò lui. Non riusciva a capire come potesse un predicatore che si era accecato per Gesù avere avuto una bastarda. Si voltò verso di lei e la guardò con interesse per la prima volta.

Lei annuì e sollevò gli angoli della bocca. «Una vera e propria bastarda», disse, afferrandogli il gomito. «E sai una cosa? Un bastardo non potrà entrare nel regno dei cieli!», disse.

Haze stava portando la macchina verso il fosso mentre la fissava. «Come puoi essere...», esordì, ma vide l’argine rosso davanti a sé e sterzò, riportando la macchina in carreggiata.

«Li leggi i giornali?», chiese lei.

«No», disse lui.

«Be’, c’è una donna che si chiama Mary Brittle che ti dice cosa fare quando sei confuso. Le ho scritto una lettera e le ho chiesto cosa dovevo fare».

«Come puoi essere una bastarda se lui si è accecato...», riprese Haze.

«Le ho scritto: “Cara Mary, io sono una bastarda, e una bastarda non può entrare nel regno dei cieli, come tutti sappiamo, ma ho una personalità per cui i ragazzi mi vengono dietro. Credi che dovrei pomiciare o no? Non entrerò comunque nel regno dei cieli, quindi che differenza può fare?”»

«Stammi a sentire», disse Haze, «se lui si è accecato, come.

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