L'antigiudaismo: Storia di un'idea (Italian Edition) by Piero Stefani

L'antigiudaismo: Storia di un'idea (Italian Edition) by Piero Stefani

autore:Piero Stefani [Stefani, Piero]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia e Società
ISBN: 9788858122365
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2015-09-01T07:00:00+00:00


3. L’omicidio rituale

Tra tutte le ambivalenze dell’antigiudaismo cristiano forse nessuna raggiunge l’intensità drammatica dell’accusa di omicidio rituale. A iniziare dal XII secolo in varie parti di Europa, in occasione della sparizione di qualche bambino cristiano, si diffuse rapidamente questa imputazione stando alla quale la vittima sarebbe stata rapita e uccisa per scopi «magico-religiosi» da ebrei che volevano usarne gli organi (specie il cuore) e soprattutto il sangue. Il caso solitamente assunto come punto di riferimento iniziale avvenne a Norwich nel 1144, quando gli ebrei furono accusati di aver rapito e sacrificato un giovane cristiano per mandato di un supposto concilio ebraico di Narbona. Le denunce si propagarono rapidamente, soprattutto in area francese e tedesca, spostandosi progressivamente verso est. In Italia il caso più famoso fu quello di Simonino di Trento (1475). A partire dalla metà del XII secolo, o, al più tardi, dai primi del secolo successivo, si diffuse anche l’accusa che imputava agli ebrei di compiere presunte profanazioni dell’ostia consacrata. La calunnia di omicidio rituale non era ignota all’antichità: la si trova già nel retore greco Apione, vissuto ad Alessandria nel I secolo d.C., e fu impiegata dai pagani nei confronti dei cristiani, e da questi ultimi contro gli eretici. Lo specifico medievale non sta tanto nell’accusa in se stessa quanto nel farla gravitare in un ambito analogo a quello della profanazione dell’ostia, vale a dire di concepirla come una specie di ripetizione dell’uccisione ebraica di Gesù Cristo. Non a caso, a quanto sembra, le due imputazioni si diffusero proprio mentre si consolidavano le convinzioni legate alla presenza reale di Cristo nell’ostia consacrata (il miracolo di Bolsena è del 1263 e la festa del Corpus Domini fu istituita l’anno successivo)33.

A proposito della calunnia di omicidio rituale merita di essere preso in considerazione un fatto: alla continua riproposizione dell’accusa corrispondevano le altrettanto frequenti smentite ufficiali da parte delle autorità cristiane sull’esistenza di motivazioni religiose volte a indurre gli ebrei a simili comportamenti. Tali confutazioni furono espresse da parte di autorità sia civili sia religiose (Innocenzo IV, 1247, 1253; Gregorio X, 1272; Martino V, 1422, ecc.). Per quanto, come mostrano le celebri «grida manzoniane», la reiterazione di queste prese di posizione rappresenti più un segno di debolezza che di forza, vale ugualmente la pena di riproporre uno stralcio della bolla della Constitutio pro Iudaeis di Innocenzo IV (1247):

Nonostante che le Sacre Scritture prescrivano agli ebrei: «Non uccidere», e proibiscano loro di toccare i cadaveri a Pasqua, essi vengono a torto accusati di dividersi a Pasqua il cuore di un bambino assassinato e si pretende che ciò sia scritto nelle loro leggi, mentre è assolutamente contrario a esse. Se in un posto viene trovato un cadavere, a loro viene perfidamente imputato l’omicidio; con il pretesto di queste e di altre parole vengono perseguitati e, contrariamente ai privilegi da loro concessi dalla Santa Sede apostolica, senza processo e regolare istruttoria vengono spogliati di tutti i loro beni, affamati, incarcerati e torturati, cosicché la loro sorte è forse peggiore di quella dei loro padri in Egitto34.



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